Londra scopre la Pittura Oggetto

Creato il 08 luglio 2014 da Nebbiadilondra @nebbiadilondra
Almine Rech Gallery, Londra - fino al 27 luglio 2014. La prima cosa che colpisce varcando la soglia del nuovo spazio londinese di Almine Rech è la luce. Una luce chiara che entra abbondante dalle grandi finestre che si affacciano sull’elegantissima Savile Row, al primo piano di un magnifico palazzo settecentesco nel cuore di Mayfar.

Londra, Pittura Oggetto in mostra da Almine Rech


Dopo aver conquistato Parigi e Bruxelles, la gallerista francese Almine Rech conquista Londra, inaugurando il suo terzo spazio con questa elegante collettiva curata da Natacha Carron. Dodici opere, cinque figure chiave del modernismo italiano (Agostino Bonalumi, Enrico Castellani, Dadamaino, Turi Simeti e Paolo Scheggi) e un italianissimo titolo (Pittura Oggetto, dalla felice definizione coniata a suo tempo da Gillo Dorfles) non lascia dubbi sull’Italian feeling della mostra londinese.
L’interesse di Almine Rech per il panorama artistico del dopoguerra italiano non è nuovo, avendo già in passato dedicato mostre che avevano visto Castellani e Bonalumi tra i protagonisti. Ma nello spazio intimo e raccolto di Savile Row la collettiva acquista una nuova freschezza, diventa dialogo tra passato e presente. “Il collegamento è Lucio Fontana e il luogo è Milano”, spiega Natasha Carron. L’effervescente clima della Milano degli Anni Sessanta fa infatti da sfondo alla rivoluzione sviluppata da questi artisti e che li porta a lavorare e ad agire, invece che su di un supporto, sul supporto stesso.

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