Longarone, 9 ottobre 1963

Da Guidocomin @GuidoComin

Da una casa dimezzata,
come fosse un gran torta,
dal coltello delle acque,
un go-kart è testimone
– rosso orfano di bimbo.

Dalla sabbia e ghiaia spunta
mezza bambola di pezza;
qualche albero sparuto
oggi mostra nudo il cuore.

Ferri vecchi senza voce
si contorcono nel vuoto,
adirati contro il cielo
– ex binari senza pace.

Tutto sembra un greto immenso
di un torrente sconosciuto –
un torrente di tristezza,
dove regna, ormai, silenzio.

Tutto questo non racconto
per aver sentito dire:
queste cose vidi tutte,
coi miei occhi – dodicenni!

  PoetaMatusèl legge LONGARONE, 9 OTTOBRE 1963

Scarica: longarone.wav

Copyright © 2013 Guido Comin PoetaMatusèl – Belluno, Italy. All rights reserved.

.


Archiviato in:Poesia italiana, Poetry / Poesia Tagged: bacino idroelettrico, Casso, catastrofe prevedibile, diga, disastro naturale, disgrazia, Erto, frana, Longarone, Monte Toc, morte, Pirago, scandalo, tragedia bellunese, tragedia evitabile, Vajont, vergogna nazionale