Longines Heritage 1942 L2.768.4.13.0 equipaggiato con Calibro L688.2
Tra i pochi brand orologieri che si prestano a collezioni tematiche, Longines è certamente una delle più predisposte, in funzione dell’enorme Storia e del numero elevatissimo di master-pieces realizzati.
Durante il secondo conflitto bellico mondiale, come sappiamo e in virtù della propria neutralità, la Svizzera riuscì a darsi una sorta di normalità.
Le fabbriche, comprese quelle relatave all’Orologeria, affrontarono questo periodo con le difficoltà risultanti da un prevedibile immobilismo commerciale.
Solo le più solide riuscirono, per così dire, a mettere a profitto il tempo, facendo lavorare maestranze e girare i motori dei macchinari.
Longines riuscì a creare nel 1942 una collezione molto significativa dell’epoca, perchè esteticamente centrata sui canoni di bellezza e di fantasia dell’Europa che passava bruscamente dagli anni ruggenti alla catastrofe della guerra.
Mettiamo oggi alla luce dei nostri riflettori il modello di cronografo costruito nel 1942 e attualizzato con un eccellente revival da parte della maison nell’ambito della Collezione Heritage.
Come possiamo notare a colpo d’occhio, Longines Heritage 1942 L2.768.4.13.0 si presenta immediatamente proprio come immagineremmo un “figlio dei suoi tempi”: quadrante bianco a effetto smalto, numeri arabi in nero, chemin de fer per contatori e minuteria, oltre alla scala tachimetrica, un vero must per gli anni ’40.
Eppure ci accorgiamo che l’insieme contiene qualcosa di più della forzata spartanità che questo orologio vorrebbe imporsi.
Intanto dobbiamo sottolineare l’assoluta eleganza dei numeri, che pur semplici assumono un font snello e sobrio, per nulla invasivo.
Come da tradizione ultra-consolidata, Longines rispetta scrupolosamente l’estetica del modello riprodotto, salvo le migliorie tecniche degli attuali movimenti, che raggiungono quell’affidabilità eccezionale a cui il brand ci ha abituato.
La forma rotonda e lucida della cassa si sposa squisitamente con la tornitura superiore a corona del vetro rigorosamente in zaffiro con doppio trattamento anti-riflesso.
Le lancette sono bluettate seguendo il trattamento termico tradizionale, e conferiscono quella delicata aria retrò che non può che essere apprezzabilissima.
Il fondello è a vista, e lascia gustare le delizie presentate dal calibro L.688.2, scelto per questo modello, e quindi i ponti finemente lavorati e la massa oscillante decorata in “cote de Genève”.
Il datario è posto, ovviamente in rispetto della riproduzione del modello d’epoca, a ore “6″, fatto non diffusissimo nell’ante-guerra, perchè a ore “3″ avrebbe disturbato la lettura sia dell’indicazione dei minuti cronografici che del tachimetro.
Approfondiamo ora l’aspetto tecnico, che è ovviamente un cavallo di battaglia di Longines in generale e di questa collezione in particolare.
Il cronografo è di tipo a tre contatori, con la lancetta dei secondi cronografici al centro, e può contare su un’accuratezza a 1/5 di secondo, resa agevole nella lettura proprio grazie agli chemins de fer già citati.
Il calibro L688.2 è uno dei movimenti cronografici dotati di ruota a colonne, e perciò beneficia di tutte le migliorie che questo comporta, a partire naturalmente dal minor tempo di reazione allo start del cronometraggio, e della precisione sia di rinvio che di indicazione.
Le alternanze del bilanciere raggiungono il numero di 28.800, mentre i rubini utilizzati sono 25, e le ore di riserva di carica sono 46.
Sul fondello, come già accennato trasparente, figura l’indicazione dell’anno di prima realizzazione di questo modello, divenuto significativo e rappresentativo della maison dalla clessidra alata.
L’impermeabilità è stata testata alla tranquillizzante misura di 3 atmosfere.
Con la realizzazione di Longines Heritage L2.768.4.13.0, la maison completa una proposta già avviata con il modello “solo tempo” L2.767.4.13.2, oggetto di un nostro precedente articolo, e coevo per prima tiratura, e mette a disposizione degli appassionati e dei collezionisti un’occasione eccezionale che non può assolutamente mancare in una collezione, anche per il sempre alto rapporto qualità prezzo che Longines riesce ad assicurare.