E' che alla fine un padre cerca di prendere le decisioni migliori per il proprio figlio. Ed io con il tempo ho compreso che "essere padre" non è affatto semplice, ma che è anche stranamente bello prendere delle decisione all'apparenza dure, sofferte, difficili. Sono quelle stesse decisioni che lasciano una scia, che provocano il classico causa/effetto. Le buone azioni diventano ottime azioni. Le prime le fai per qualcuno a cui tieni, mentre le seconde le fai per qualcuno che è indispensabile nella tua vita. Ottima azione = gioia, benessere, sorrisi, corse, giochi,....
N. è così rimasto in oriente con mia moglie. Io ho preso l'aereo pochi giorni fa e per forza di cose, per il lavoro, sono tornato in Italia. Loro si sono trattenuti volentieri al caldo e al sole. Così l'inverno è proprio più lontano, non solo geograficamente. N. potrà giocare ancora in piscina, correre dietro agli uccellini al parco, indossare canottiera e sandali, sorridere tra le braccia dei nonni, mangiare sano e tutta la frutta fresca che vuole... anguria compresa! La sua preferita!
Inutile dire che ne sento tanto la mancanza. Solo che rispetto alla prima partenza di dicembre, è una sensazione differente. Difficile da spiegare. Nel primo distacco ero perso, il silenzio mi angosciava, vedevo N. ovunque nelle cose e nelle parole... ma non mi dava sollievo, anzi... Nel secondo distacco una forza positiva ha preso il sopravvento, appena arrivato in Italia ed entrato in casa ho avuto l'intensa certezza di averlo fatto stare bene e che se so che lui sta bene, tutto il resto gira sereno. Una casa non più vuota ma ricca di lui, delle sue cose, dei suoi sorrisi e delle sue espressioni. Una casa che tra una decina di giorni lo riabbraccerà più forte di prima, una casa che lo attende a braccia aperte!
In oriente abbiamo passato delle bellissime vacanze come sempre. I nonni sono stati meravigliosi... cosa indispensabile e per nulla inaspettata. Per il piccolo N. fanno di tutto. Diventano quasi il suo gioco preferito :D con pazienza, costanza e continua adorazione. L'annuncio della loro ulteriore permanenza li ha resi ancora più felici di prima... Una sorta di ricarica dell'anima.
Ci sono stati regali sotto l'albero, incontri con gli amici orientali, tanti complimenti e abbracci. N. si diverte da matti al Peek-a-boo, una sorta di parco giochi indoor fatto di palline, altalene, scivoli, castelli... tutti in gomma e a prova di bambino scatenato. Così appena potevamo ce lo portavamo.
Ed è forse per via del contatto con altri bimbi che purtroppo l'ultimo dell'anno si è ammalato beccandosi l'influenza.... quella pesante aimè... 40.3° di febbre il picco massimo che ci ha fatto correre in ospedale a notte fonda! Tanto spavento, tanta ansia... e poi grazie ai medici pediatri si è risolto tutto... grazie alla loro disponibilità orientale e pazienza, N. si è ripreso ed ora sta benissimo, pronto per altre avventure! Quindi sappiate che alla prima febbre alta... non si è mai pronti... Poi il resto diventa tutta esperienza!
Ah... lato positivo... è cresciuto di 2 o 3 centimetri! Ora arriva alle cose molto più facilmente... ahahah
N. è un bimbo "smart". Impara tutto. Apprende velocemente. E' estremamente sveglio! Sta imparando i numeri. Quelli di gomma che gli metti davanti almeno una volta al giorno, tu glieli dici e lui te li indica. Credo che per ora si tratti di memoria visiva associata alle forme più che altro... Ogni tanto gli facciamo vedere anche un libro per bambini con figure di cose, oggetti, animali e persone. Gli diciamo "N. qual'è la pizza?" "N. dov'è la macchinina?" "..e la Luna?".... ecc. Lui ce li indica sorridente col dito puntato sul foglio! E vedeste quanto è contento quando tu gli dici "Bravissimo!!!!" ^_^ L'importante è premiare sempre la sua autostima quando indovina e non mortificarlo se sbaglia ma semplicemente aiutarlo a capire meglio... Che bimbo intelligente! Tutto papà! ahahahahahah
In più sta anche imparando l'inglese, la lingua madre di quel popolo che ha subito la dominazione britannica in passato.
Sa dire "Hello!" "Bye Bye!" "Thank you" .... piccole cose ma straordinarie se si pensa che ha solo un anno e mezzo e già si affaccia verso altre lingue inconsapevolmente...
Mi piacerebbe tanto fargli imparare l'inglese in contemporanea all'italiano. Chissà se ci riuscirò in qualche modo. Di sicuro ci vuole costanza e impegno. Diciamo che ci si può provare, anche se all'estero sarebbe tutto più facile...
Chissà... la vita può sempre riservare sorprese :)
Ora in oriente è notte. Il mio piccolo dorme e con lui mamma e nonni. Qui invece è tardo pomeriggio ed io mi avvio a preparar la cena solo soletto. Il dolce pensiero di loro mi allieta e mi rende sereno. Quando prenderò sonno anche io è sicuro che avrò sulle labbra quel sorriso leggero di chi ama e sa di essere amato... Quando questo è il punto di partenza, tutto il resto diventa meno complicato... anche svegliarsi il giorno dopo e ricominciare...