Cosa vi viene in mente osservando l’immagine che vi posto di seguito?
Logicamente la prima cosa che notiamo è questa ragazza vestita in modo molto elegante con una bellissima pettinatura un po’ stravagante e con un occhio tumefatto.
Una ragazza che a quanto pare ha subito violenza, quindi la prima cosa che pensiamo è : sarà una campagna contro la violenza sulle donne? Assolutamente no.
Dietro di lei c’è un uomo, anche lui vestito in modo elegantissimo, in piedi davanti alla sua donna, quasi in modo cavalleresco con in mano una collana, quindi secondo pensiero che ci passa nella mente è : sarà l’ennesimo genio che non sapendo come pubblicizzare i suoi ori ha ben pensato di speculare su un argomento grave come la violenza sulle donne!? Purtroppo non è neanche questo.
Quest’immagine appartiene al “Fluid Hair Salon”- un salone di bellezza di Edmonton (Alberta) una località del Canada, lo slogan di questa pubblicità dice “ Look good in all you do” in italiano “Appari al meglio, qualsiasi cosa ti succeda” .
Ora, sinceramente trovo davvero poche o forse troppe parole da esprimere a chi ha pensato di creare una pubblicità shock su un tema così scottante per il solito sporco marketing, ci sono delle domande però a cui non riesco a darmi alcuna risposta.
Perché una donna dovrebbe farsi bella per il suo aguzzino, colui che la maltratta e picchia? Cosa vuole comunicarci quest’immagine? Fatevi belle per lui nonostante sia un essere orribile e violento? O semplicemente vuole comunicare che dobbiamo preoccuparci del nostro aspetto anche vivendo situazioni così brutte? Hanno minimamente idea di cosa significhi subire violenza nelle mura domestiche? Fino a che punto può spingersi la voglia di pubblicizzare e fare soldi speculando su tragedie simili che accadono ahimè in tantissime case?
A quanto pare però chi ha creato quest’immagine è una donna, una certa Sarah Cameron che dopo la marea di critiche ricevute risponde :
“Sono tutti cosi’ suscettibili. Chiunque puo’ avere opinione ma noi non volevamo attaccare nessuno. E’ necessario interpretare la pubblicita’ in modo artistico, se qualcuno si e’ sentito offeso leggendone un abuso allora gli chiediamo scusa”.
E’ necessario interpretare questa pubblicità in modo artistico? Quale sarebbe per la signora Cameron l’arte? L’arte di picchiare o essere picchiata?Per lei questa è arte, per noi invece è solo un mucchio di spazzatura, è solo l’ennesimo modo spregevole di pubblicizzare e fare soldi sul corpo di chi subisce quotidianamente percosse e violenze nel luogo che dovrebbe essere il più sicuro al mondo -ovvero la casa- e dalla persona che invece più al mondo dovrebbe rispettarci e starci accanto.
Ma questa non è l’unica immagine di questo salone, sono riuscita grazie alle continue segnalazioni che voi carissim* lettori e lettrici ci fate ogni giorno a recuperare altre immagini, guardate qui.
Una donna, a quanto pare scampata a un terribile incidente, piena di sangue e ferite ma con completino intimo, trucco e parrucco perfetti, quest’immagine non è meno vergognosa della prima. Una donna che ha appena rischiato di morire invece di essere sotto shock ed essere preoccupata per la sua incolumità fisica per quello che ha appena passato, deve preoccuparsi di avere i capelli e il trucco perfettamente in ordine e chic!? Beh si stiamo al limite della follia!
Guardate quest’altra.
E qui parte il classico stereotipo della lavoratrice sexy, una sexy operaia con tuta sbottonata e capelli con una pettinatura fantastica, ottima presa per i fondelli per chi fa sul serio l’operaia e per le donne in generale, che vengono viste sempre e comunque come un oggetto sessuale.
Care operaie, mi raccomando seppur il vostro lavoro sia logorante e pericoloso non presentatevi sul posto di lavoro se non avete messa in piega perfetta e bikini fashion che spunta dalla cerniera della vostra pesante tuta inzuppata di sacrifici e fatica!
Purtroppo devo ammettere che il fatto che queste immagini siano state create da una donna mi preoccupa ancora di più, perché da qui capiamo quanto i retaggi maschilisti siano stati inculcati a volte in modo davvero spaventoso anche nelle donne.
Una donna che crea un’immagine del genere per fare marketing, non preoccupandosi che un’ altra donna quell’occhio nero l’abbia subito sul serio, e che anzi le suggersisce di farsi bella per il suo compagno violento, a mio parere è un dato che dovrebbe farci preoccupare sul serio e dovrebbe spingerci a rimboccarci le maniche e ricreare insieme (uomini e donne) una società un po’ più sana.
Faby