Lop Buri, la città delle scimmie!

Creato il 17 marzo 2014 da Italianoabangkok @BeingAndrea
  • Un paio di settimane fa avevo promesso che vi avrei confidato dove quel treno, partito presto dalla stazione di Hua Lamphong, ci aveva condotti. Viaggiare in treno qui in Thailandia, oltre ad essere alquanto economico, è un modo divertente e rilassante (caldo in 3^ classe a parte) per spostarsi.

    Dopo 2 ore di viaggio eccoci finalmente giunti a destinazione: Lopburi (ลพบุรี), la città delle scimmie!


    Benvenuti a Lopburi, la città delle scimmie!

    Perché Lopburi? Semplice, volevamo allontanarci da Bangkok alla ricerca di un posto poco turistico (o perlomeno con pochi turisti stranieri), carico di storia e con qualcosa di diverso da raccontare nei nostri blog. Insomma, abbiamo organizzato un #blogtour a modo nostro, senza sponsor o rimborsi ma per il semplice gusto di viaggiare e stare insieme. Anche Emi ama condividere prevalentemente di ristoranti, ricette, curiosità e vita quotidiana, solo che lei lo fa sul suo blog in giapponese e io qui in italiano!


    Come Indiana Jones a Wat Phra Sri Rattanamahathat

    Se volete avere informazioni sulla storia e i monumenti di Lopburi potete leggere il post appena uscito su Viaggio Vero cliccando qui sul titolo Lopburi e l’arte tutta tailandese d’inventarsi l’attrazione anche quando non c’è. Se non l’avrete capito, questa cittadina al centro della Thailandia è famosa per il suo inquilino più importante e il festival che lo celebra ogni anno a novembre: il macaco cinomolgo (Macaca fascicularis) detto anche macaco dalla coda.

    Scesi dal treno una vampata d’aria calda ci riporta bruscamente alla realtà: sarà una giornata afosa, molto afosa, e reperire acqua è una priorità da non sottovalutare.

    Usciti dalla stazione facciamo la nostra prima tappa a quello che secondo me è il complesso più bello della città, Wat Phra Sri Rattanamahathat, un monastero del XIII secolo lasciato a se stesso ma ben conservato.

    Ci aggiriamo per più di un’ora fra le rovine e, non essendoci scimmie ad attirare altri turisti, siamo praticamente gli unici visitatori. Sappiamo già che non dobbiamo preoccuparci: ci stancheremo presto dei macachi e del loro carattere alquanto fastidioso; tanto vale approfittarne per passeggiare indisturbati!


    Emi, top model per un giorno! (essendo l’unica donna del gruppo non poteva essere diversamente)

    Il complesso monumentale testimonia chiaramente i trascorsi importanti di questa città quando per un certo periodo fu anche capitale della Thailandia. La leggenda vuole che sia stata fondata dal Re “Hanuman”, la scimmia guerriera dell’esercito dei Rama in Ramayana, mito Indù che garantisce ancora oggi l’incolumità delle oltre 3000 scimmie che vivono a Lopburi.


    Stupa con stucchi decorativi a Wat Phra Sri Rattanamahathat

    Finita la prima visita (l’ingresso è a pagamento) ci siamo diretti verso quella che è ritenuta l’attrazione più importante di Lopburi ovvero il “Tempio delle Tre Cime” - correttamente chiamato Phra Prang Sam Yot. Già da distanza si possono intravvedere le 3 torri del tempio (Sam Yot)…quello che non si vede è che OVUNQUE ci sono macachi! Non lo dico tanto per dire, è così! Hanno letteralmente invaso la città e i marciapiedi, sono oramai vietati ai pedoni visto che le scimmie ne hanno reclamato di prepotenza il possesso.


    Accoglienza al tempio: diffidate dall’apparenza pacifica!

    Pagato il biglietto d’ingresso (solo 10 baht per noi che lavoriamo qui con regolare permesso di soggiorno - 50 per i turisti stranieri) veniamo per fortuna affiancati da un ragazzo provvisto, oltre che di noccioline da vendere a chi visita il tempio per attirare le scimmie (neppure ce ne fosse bisogno), di una fionda per scacciare le scimmie meno timide.

    Questi simpatici primati non sono aggressivi ma sono sempre a caccia di cibo; per di più sono attirati da tutto ciò che luccica e da quello che abbiamo in mano - che sia commestibile o meno lo scopriranno dopo che ce l’hanno rubato! Visto che Emi era stata assalita non appena arrivati al tempio, all’unanimità i miei compagni di viaggio hanno deciso che toccasse a me fare da modello per le foto con le scimmie. Se durante il banchetto organizzato il giorno del Festival le tonnellate di frutta tengono impegnate le scimmie, in giornate in cui di turisti ce ne sono pochi e il cibo scarseggia, una mano con 4 noccioline non può non attirarne meno di 5!

    Nonostante una breve corsetta lontano dalle pareti del tempio (le scimmie saltano…o meglio saltano addosso senza il minimo timore) mi ritrovo con un amico aggrappato alla gamba che solo la vista della fionda è riuscita a far scendere a terra!

    Questo tempio è più piccolo del precedente ma decisamente più affollato! Ci sono diverse statue di Buddha ben conservate. Tutto riserva una sorpresa e ogni statua…

    …offre riparo dal sole ai macachi che qui vivono indisturbati.

    Lasciamo una piccola mancia al nostro accompagnatore e usciamo dal tempio ignari che il “leitmotiv” del resto della giornata sarà comunque “Attenti alla scimmia!

    Fatta una capatina veloce al poco lontano Phra Kahn Shrine (tempietto dove c’è poco o nulla da vedere) ci rendiamo conto che è ora di pranzo. Ci sono un sacco di ristoranti di strada ma noi optiamo per un fast food: aria condizionata e assenza di macachi sono garanzia del meritato riposo!


    Cartello stradale con macaco a supervisionare il traffico

    Dopo pranzo ci dirigiamo verso il Phra Narai Ratchanivet un palazzo costruito nel 1600 da una cooperazione franco-italo-portoghese che avrebbe meritato una visita (per di più l’ingresso è vietato ai macachi) ma veniamo distratti dalla scenetta tragicomica di una negoziante alle prese con una banda di ladruncoli: la povera signora ha lasciato della merce fuori dal negozio in bella mostra ma, tolto lo sguardo dalla merce per un istante, se l’è vista soffiare da sotto al naso da 3 furbe scimmie veloci come il vento. A poco sono servite fionda e scopa. In men che non si dica i malviventi si sono dati alla fuga con la refurtiva. Quattro chiacchiere con la malcapitata ci fanno capire che gli atti di vandalismo da parte dei macachi sono all’ordine del giorno e basta guardarsi intorno per capire che di danni ne fanno parecchi: fili della luce distrutti, tettoie e finiture dei palazzi fatti a pezzetti, scooter imbrattati di feci e zozzerie varie.

    E’ oramai arrivato il momento di tornare verso la stazione per riprendere il treno verso Bangkok. La mancata visita sarà di certo motivo sufficiente per tornare di nuovo a Lopburi…


    Terza classe…per molti ma non per tutti

    Le scimmie sono una satira vivente della razza umana, con innumerevoli variazioni.
    Henry Ward Beecher

    Posted 4 hours ago

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    Tags: lopburi, lop buri, treno, viaggiare, viaggi,

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