Trama:
Costretto a occuparsi di due indagini in parallelo, il maggiore Grey si trova invischiato in una rete di tradimenti e di malcostume che tocca ogni strato della società. Dalle case per appuntamenti per soli uomini della Londra notturna ai saloni della nobiltà, dalla strada macchiata dal sangue di un uomo assassinato al mare tempestoso solcato dai vascelli della Compagnia delle Indie, Lord John segue le tracce di una misteriosa donna con un abito di velluto verde che potrebbe essere la chiave di tutto... L'autrice:
Sì, perché in passato sono stata una lettrice della Gabaldon, una di quelle lettrici che è rimasta completamente stregata, incantata da La straniera e che si è fiondata immediatamente nell'acquisto dei seguiti, anche se non tutti, fortunatamente...
Perché per me quell'incanto non ha avuto una lunga durata. Già al terzo volume ne avevo abbastanza di tutte quelle storie, ripetitive, melense, spesso inutili e esagerate. Non ce la facevo più. Avevo apprezzato così tanto l'originalità iniziale della storia, che nei romanzi successivi mi sono sentita tradita e delusa dalla scrittrice: avevo la sensazione che non avesse più idee e si affidasse a rimestare tutto e a rimetterlo in gioco in forme diverse...
Ecco perché la necessità di Lord John e una questione personale: volevo riscattare la scrittrice, ritrovare quella magia che mi aveva colpita per riabilitarla ai miei occhi di lettrice.
Posso dire che sono soddisfatta di questa lettura: non c'è stato nessun particolare incantesimo tra la storia e la sua lettrice, ma non c'è stato neanche il rifiuto che mi ha provocato la saga Outlander.
Ritroviamo un personaggio che, per chi ha già letto la saga, non è sconosciuto: il maggiore del'esercito Lord John Gray. E' lui il protagonista di questo romanzo (che può essere tranquillamente letto anche da chi non ha mai incontrato prima la Gabaldon, per fortuna).
John Gray si troverà alle prese con due problemi: la risoluzione di un omicidio e la necessità di mettere fine al fidanzamento - scomodo - della cugina. Indagando sul primo e in qualche modo anche sul secondo, ben presto si renderà conto che le due strade si incontrano...
Punti forti di questa storia, in realtà, non sono tanto la trama, che presenta le caratteristiche tipiche di un romanzo giallo con ricerche, misteri, qualche colpo di scena, quanto il personaggio principale e l'ambientazione, che la fa da protagonista assieme a Lord John.
Indubbiamente la Gabaldon è una scrittrice minuziosa e abile, capace di ricreare l'atmosfera che si respirava a Londra nel 1757 sia attraverso le descrizioni della città, sia attraverso gli abiti, i modi di parlare, di agire, i rapporti tra le persone. Se ci si sofferma su questo aspetto, quell'incanto inizia a farsi sentire: non si è più semplici lettori-septtatori di un giallo, ma ci si sente trasportati nella Londra del diciottesimo secolo, ci si sente parte di quella storia, abitanti di quella città. E l'incanto continua accanto a Lord John, un personaggio elegante e raffinato, destinato a dover nascondere ai più la persona che è realmente, perché non sarebbe mai accettato altrimenti.
Si rimarrà delusi se si andrà alla ricerca di Jamie e Claire, che fortunatamente non compaiono - altrimenti avrebbero attirato le attenzioni di tutti - ma si rimarrà soddisfatti di aver dato un'altra chance alla Gabaldon, che ci ha dimostrato di essere capace di andare oltre la storia trita e ritrita dei due protagonisti di Outlander.
Chissà cosa ci riserveranno i seguiti!
Titolo: Lord John e una questione personale
Autore: Diana Gabaldon
Editore: Corbaccio
Pagine: 308
Prezzo: €18,00