Lord of War

Creato il 11 settembre 2013 da In Central Perk @InCentralPerk
Once Upon a Time -2005-
In molti dimenticano che dietro al parrucchino di Nicolas Cage si nasconde anche un bravo attore. Festeggiato da noi blogger ormai mesi fa, come primo di una lunga lista, avevo deciso di regalargli un momento di gloria parlando di quella che per me è una delle sue interpretazioni migliori, quella in Adaptation, che non a caso è finita anche nella mia tesi.
Dopo che anche al festival di Venezia ha saputo dimostrare di meritare quell'Oscar che -spero- sia sopravvissuto ai debiti con Joe, eccomi a scoprire un'altra sua grande prova.

Lord of war è un film cinico quanto basta, con protagonista un personaggio spregiudicato e amorale, e per questo magnetico e attrattivo.
Yuri Orlov è un americano solo di nascita, per nulla portato a mantenere in piedi l'attivista ristoratrice dei genitori -che si fingono ebrei- e che decide quindi di fare soldi e carriera da sé.
Trovandosi al momento giusto nel posto giusto, inizia così una lenta ma inesorabile scalata nel commercio di armi, diventando in poco tempo un fuoriclasse di vendite al limite, se non ben oltre, la legalità. Passando dalla guerra fredda al disarmo, il suo mercato si amplia in modo inarrestabile, finendo spesso e volentieri nel fiorente commercio africano dove aiuta, chiudendo letteralmente gli occhi, despoti in eccidi efferati.
Yuri è un personaggio complesso e senza scrupoli, che anche quando arriva all'apice del successo non riesce a smettere. Ricco sfondato e sposato con la donna che sognava nella sua adolescenza, Yuri non riesce ad abbandonare la sua doppia vita, nemmeno quando il fratello (interpretato da un sempre bellissimo Jared Leto, qui ancora una volta nei panni del drogato dopo Requiem for a dream) entrerà nel tunnel delle dipendenze proprio a causa sua, o si martirizza in un disperato tentativo di riportarlo alla vecchia via che, invece, sembra non esistere più.
A dargli la caccia c'è comunque qualcuno, un poliziotto buono che è in pratica la sua antitesi e che ha il volto già incartapecorito di Ethan Hawke.
Con la faccia tosta di Yuri non c'è certo da aspettarsi un lieto fine, anzi, nemmeno quando lieto fine significa vedere dietro le sbarre o anche non più in vita il protagonista del film. Perchè la forza di Lord of war è di mettere da parte tutti i buonismi del caso e mostrare una una morale quanto mai realistica, sintetizzata nella frase: "Sapete chi erediterà il mondo? I trafficanti d'armi. Tutti gli altri saranno troppo occupati a spararsi", e in tutte le altre perle di cinismo che Yuri regala.

A livello registico il film scorre rapido, fin dai titoli di testa parte sparato come un proiettile, seguendo le evoluzioni e la crescita di un protagonista tanto incapace di stare fermo e utilizzando una colonna sonora di grandi nomi, non sempre però azzeccati - l'Halleluja di Jeff Buckely lo avrei evitato volentieri.
Uno stile veloce, quasi da videoclip, che si compone in modo azzeccato nel mostrare la dura vita nell'Africa più profonda, fatta di ossimori  e contraddizioni, di povertà e ricchezza.
Una buona prova quindi, non solo per Nic e il suo parrucchino, ma anche per un regista come Andrew Niccol che, da Gattaca fino a In time, si è sempre cimentato in territorio fantastici, e che, immerso come non mai nella realtà, sa dire la sua, cinicamente.
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