Lorella De Luca (1940-2014)

Creato il 10 gennaio 2014 da Af68 @AntonioFalcone1

Lorella De Luca ne “Il bidone” (Wikipedia)

E’ morta ieri sera, giovedì 9 gennaio, a Roma, l’attrice Lorella De Luca (Firenze, 1940). Molti la ricorderanno per il ruolo di Marisa in Poveri ma belli, film diretto da Dino Risi nel ’56, che la rese nota al pubblico e la fece da subito apprezzare come une delle più valide giovani interpreti italiane, forte di una bellezza semplice, unita ad un certo candore e disincanto nel porsi in scena.
Caratteristiche proprie anche dell’altra protagonista, Alessandra Panaro (interpretava l’amica del cuore di Marisa, Anna Maria), con la quale De Luca lavorò insieme nei due fortunati seguiti del citato film di Risi (Belle ma povere, ’57; Poveri milionari, ’59) e, nel ’58, nella popolare trasmissione televisiva Il Musichiere (’57-’60, per la regia di Antonello Falqui) come vallette del conduttore Mario Riva.

Alessandra Panaro e Lorella De Luca ne “Il Musichiere”

Un’ Italia ancora in bianco e nero, genuina e ruspante, passata attraverso l’esperienza fascista e la lotta di liberazione, alla ricerca di una propria identità, consapevole delle tante difficoltà ma capace di fare leva sulla consapevolezza delle proprie forze più autentiche e su una coscienza ancora pura, si identificava nelle vicende sentimentali, non disgiunte da una certa attenzione al sociale, delineate nelle pellicole descritte e in altre simili nei toni ma non sempre eguali nella resa complessiva di arcadica semplicità.
Lorella De Luca, che esordì nel ’55 con Il bidone di Federico Fellini, ideale interprete di tale genere, sbrigativamente definito all’epoca neorealismo rosa, si trovò presto circoscritta nel “solito ruolo”.

Giuliano Gemma e Lorella De Luca (“Il ritorno di Ringo”)

Poche furono infatti le mutazioni al consueto personaggio sopra descritto, nei 23 film che girò in tre anni (fra i quali Il medico e lo stregone, Padri e figli, entrambi del ’57, per la regia di Mario Monicelli; Domenica è sempre domenica, Camillo Mastrocinque; Primo amore, Mario Camerini, ‘58; il peplum Nel segno di Roma, ’59, Guido Brignone), tant’è che agli inizi degli anni ’60, mutati tempi e condizioni, l’attrice iniziò a diminuire l’attività.
Una volta incontrato il regista Duccio Tessari (suo futuro marito), divenne interprete di molti suoi film a partire da Una pistola per Ringo e Il ritorno di Ringo, ’65, con lo pseudonimo di Hally Hammond, e finendo con L’alba dei falsi dei, ’78, che rimase il suo ultimo titolo sino al ’93, quando prese parte a Bonus Malus, opera seconda di Vito Zagarrio.

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