Si tratta di una ricognizione su aspetti rimasti nell’ombra della vita del grande scrittore ma anche del tentativo di recuperare la sua memoria, gravemente compromessa dalla furia omofobica della famiglia, grazie all’intelligenza ed alla sensibilità di Jacques Guerin, industriale del profumo, che provò a salvare tutto quanto gli fu possibile (compreso il noto cappotto nero da cui l’autore della “Recherche” non si divideva mai): la storia di un’ossessione ma, al tempo stesso, un’elegante rievocazione della società parigina di inizio secolo, popolata da scrittori e artisti.
Il libro della Foschini nasce dall’amore dell’autrice per Proust e la sua storia è un romanzo nel romanzo: pubblicato nel 2008 da una piccola casa editrice, passa inosservato in Italia ma diventa un caso editoriale negli Stati Uniti (pubblicato dalla HarperCollins, casa editrice del magnate Murdoch) tanto che il drammaturgo Tony Kushner (l’autore di “Angels in America”) ne acquista i diritti per un film e uno spettacolo teatrale. Nel 2010 il libro viene comprato da case editrici inglesi, tedesche e… italiane (sic!). Nel 2011 sarà tradotto e distribuito anche in Australia e India.
“Perché amo Proust? Perché - spiega la Foschini - anche se racconta una storia ambientata a Parigi a cavallo tra i due secoli, i suoi personaggi descritti minuziosamente con i loro tic e le loro debolezze sono uguali a quelli che ci circondano e che potremmo incontrare sul lavoro o in vacanza. Marcel descrive talmente in profondità le dinamiche sociali che regolano i rapporti tra le persone da rimanere insuperabile e incredibilmente attuale. In più è un osservatore divertentissimo,ricco di humor, e a volte perfido”
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Appuntamento alle ore 18.30 in via Chiaia 216 (1° piano) a Napoli. Ingresso libero.
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