Un cenno appena,
un lascito di ciglia semichiuse,
spiragli d’occhi a ...cogliere turbati
un impulso temuto inaspettato
e mani a roteare dentro l’aria
come per afferrare ciò che fugge
lontano nel perenne disincanto.
Un cenno appena come orpello vano
in un banale oggetto consumato
e poi si lascia dietro tempo e fiori
del suo profumo che svanisce piano
tra i muri della stanza disadorna.
E pensa a quella voglia pellegrina
di carne che reclama il suo piacere
difforme dal piacere poi del cuore
che infermo giace muto nel distacco
Lorenzo Carmine Curti
Dalle sue poesie non si direbbe che Lorenzo sia laureato in chimica... trovo i suoi versi delicati, emozionanti.
La sua ultima silloge: Prima che faccia serahttp://www.alettieditore.it/emersi/_root/c/Curti.htm
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