Lorenzo Viani, La guerra era finita

Da Paolorossi

La Tradotta rullava nella profonda valle della Cisa tra una nuvola di bambagia, l'erbe e l'arie argentate dalla notte, che spolverava d'oro anche il cielo, velavano di spazio il rotolio del treno.

I treni lontani sembravano fumate come si fanno nell'ottobre sull'aie, nelle prime giornate di stridore. I lumi delle stazioni, da anni appannati di celeste, quella notte avevano rimesso in giallo, ma rari come i fiori delle rape in un campo insidrito dal vento di marzo; anche sul mare, cielo capovolto verso l'abisso, le paranze avevano riacceso i fanali in vetta ai bompressi.

I vagoni-bestiame erano stivati di soldati sonnolenti che, burattati dallo sconquassamento, si sentivano colare macinati sulle rotaie; la volontà intorpidita e il cervello sciambrottato rilassavano il senso alle membra pesanti.

Qualcuno s'avvincava sul pancone, s'attortigliava al collo la mantella, sbadigliava, si tirava di peso sul compagno vicino.

Su tutti i volti visibili era pace, anche su quelli incotti di terra e inselvatichiti di pelame. Il lezzo delle vestimenta negli attorcigliamenti risollevava la peste della trincea.

La guerra era finita.
- È finita! - vociava qualcuno sognando.
- È finita! - rispondeva tal'altro.
- Finita, finita!!...
- Finita! - rispondevano dal vagone di coda.

La Tradotta sostava ad ogni lume e quelli arrivati, già attruppati sull'apertura, dicevano:
- Addio, fratelli! - Scendevano sconvolgendo il ghiaino, sparivano sotto l'ombra delle acacie verso il paese nativo.

( Lorenzo Viani, tratto da "Ritorno alla Patria", 1929 ) La mostra si tiene alla
Villa Argentina di Viareggio
Ingresso libero.
(Orario dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 18.30.

Chiuso il lunedì e il 25 dic./1 gen.)

dal 6 dicembre 2014 al 1 marzo 2015.

"La Grande Guerra di Lorenzo Viani"

Viareggio - Parigi - Il Carso

Pittura e fotografia della Grande Guerra
in Lorenzo Viani e Guido Zappini

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