Lorenzo e Ludovica Villoresi
Durante l'anno vissuto a Firenze, c'era un luogo in particolare che desideravo visitare, una delle tante eccellenze del territorio legata a una storia antica, meravigliosa e soprattutto profumata: l'atelier di Lorenzo Villoresi. Lo conobbi sbirciando tra i magazine del lusso e prenotando, da brava responsabile ufficio stampa, una visita privata per una celebrities asiatica. Ricordo di aver segnato l'indirizzo in agenda, poi il tempo è trascorso veloce e il mio lavoro terminato, ma a distanza di un anno, esattamente un anno fa, dovendo tornare in città per un colloquio, ho deciso di non lasciarmi sfuggire la possibilità di vivere un'esperienza unica e ho così avuto l'opportunità di visitare questo splendido laboratorio nel cuore di Firenze nascosto in un antico palazzo rinascimentale.
Quella che sto per raccontarvi è una storia di essenze e fragranze e la scrivo solo ora perchè certi luoghi e persone meritano il giusto tempo e predisposizione d'animo. E' la storia di un senso, l'olfatto, tra i più antichi e a cui non si può sfuggire, la storia di un'arte, quella della profumeria moderna, che nasce a Firenze, diversamente da quanto tutti credono e che si sposta in Francia quando Caterina de' Medici porta con sé a corte il proprio profumiere Renato Bianco; solo allora Grasse diventa la nuova capitale del profumo europeo. E' la storia di un uomo, Lorenzo Villoresi, che ha saputo fare della sua passione un mestiere tra i più antichi e speciali che arriva fino a noi con un carico intenso di essenze e fragranze.
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In seguito a un viaggio in Medio Oriente, nel 1981, Lorenzo Villoresi, che nel frattempo studiava Filosofia Antica, inizia ad appassionarsi al mondo delle spezie e delle essenze, comincia a realizzare pot-pourri e fragranze personalizzate e nel 1990 fonda un'attività imprenditoriale costellata di successi, non ultimo la vittoria del prestigioso premio internazionale per profumieri “Francois Coty” nel 2006. A partire dal 1993 nascono le prime collezioni, Donna e Uomo e una serie di fragranze monotematiche (Musk, Sandalo, Patchouli, Spezie, Vetiver, Wild Lavender), solo in seguito prende vita la collezione di fragranze di fantasia ispirate da vere e proprie visioni olfattive: nascono così i mondi sognanti di Piper Nigrum, Teint de Neige, Dilmun, Theseus, Yerbamate, Alamut, Iperborea e Mare Nostrum Aura Maris.
Villoresi è però innanzitutto un creatore di fragranze personalizzate. Nel tempo l'atelier di Via de Bardi è stato visitato da grandi personalità, principesse arabe e artisti, ma anche da persone comuni che desideravano realizzare un piccolo sogno e indossare una fragranza lontana da mode effimere, in grado di rievocare antiche sensazioni e visioni. Fissando un appuntamento con largo anticipo infatti, si può richiedere una fragranza personalizzata: ogni profumo nasce da un contatto diretto tra il profumiere e la singola persona, lungo almeno due ore, durante le quali desideri, parole e sensazioni vengono elaborati e trasferiti in un set di profumi che potranno essere utilizzati solo dopo un mese, quando tutti gli ingredienti saranno mescolati alla perfezione. Il luogo di certo aiuta: posizionato all'ultimo piano di una dimora rinascimentale che domina l'Arno, nell'atelier di Lorenzo Villoresi è come se il tempo si fosse fermato e ci si ritrovasse in un antico workshop fiorentino.
Lo splendido Atelier in Via de Bardi, nel cuore di Firenze
Entrando, i sensi vengono inebriati da un intenso profumo e lo sguardo catturato da centinaia di essenze in flaconi e bottigliette allineati su scaffali in legno d'olivo, tra alambicchi e storte di cristallo, becker e ampolle. E' qui che Lorenzo Villoresi crea, come un moderno alchimista in grado di tirar fuori il cuore di un'essenza e accordarlo all'animo del cliente. Si accede poi ad un'ampia e suggestiva loggia, dove si trova un salottino arredato con gusto, grandi sofà e poltrone, librerie e cimeli di viaggio. Un grande tavolo per ospitare i clienti è posizionato sulla terrazza con vista sul fiume e sui suggestivi palazzi, tutto intorno le morbide colline di Firenze. Intatti nel tempo anche i caratteri di originalità e unicità legati alla produzione artigianale dei profumi, a partire dalla scelta degli ingredienti per la composizione delle fragranze fino ai flaconi e agli accessori preziosi. E se il sogno non dovesse essere ancora abbastanza reale, presto la tradizione continuerà con l'atelier interattivo dedicato alle essenze e ai profumi.
Un vero e proprio “museo degli odori” in cui sarà possibile avvicinarsi all'universo dei profumi attraverso percorsi ed esperienze sensoriali, corsi, eventi e seminari fra giardini aromatici, terrazze e percorsi botanici, in cui anche i neofiti e i bambini potranno approfondire la loro passione. L'olfattoteca sarà completata dal giardino segreto, la terrazza belvedere, una biblioteca ed uno show room dedicato a libri, fragranze, profumi e alle collezioni Lorenzo Villoresi, oltre ad un grande salotto di conversazione ove intrattenersi davanti al quattrocentesco camino in pietra.
Nell'ordine le collezioni: Alamut, Olea Europea, Teint de Neige e i profumi per ambiente
Al tempo della mia visita, pensai di rivolgere a Lorenzo Villoresi qualche domanda legata soprattutto ai suoi ricordi e alle sue preferenze in campo di profumi. Riporto qui le risposte, omaggio ad un'esperienza splendida ancora viva nei miei ricordi e che riaffiora alla mente ogni volta che spruzzo una delle sue inebrianti fragranze.
• Nel 1981 il suo primo viaggio in Medio Oriente: se potesse descriverlo con una sola immagine o sensazione come lo farebbe?
Il sole, la pace, gli aromi e le spezie.
• Quali essenze l'hanno colpito maggiormente in quel viaggio?
Ricordo in particolare l’estratto di Gelsomino, l’olio essenziale di Sandalo e una strana crema, una specie di gel rosso, realizzato con il Musk. Inoltre una assoluta ottenuta dalle foglie di pomodoro, il profumo dell’acqua di rose utilizzata nei narghilé.
• Visti i suoi studi filosofici, come spiegherebbe il rapporto tra pensiero, spiritualità, essenze e profumi?
Innanzitutto, si potrebbe dire che dopo gli studi di filosofia, con l’attività legata ai profumi ho continuato ad andare alla ricerca dell’essenza. Inoltre, l’epoca a cui fa riferimento per buona parte la mia tesi è l’età ellenistica, quando il pensiero orientale e quello occidentale si incontrano dando vita a concezioni di tipo diverso, che sono alla base della nostra cultura moderna e contemporanea. Nei secoli a seguire, fino ai giorni nostri, l’Oriente a noi vicino è caratterizzato dalla cultura islamica, dove il pensiero e lo spirito da una parte e le essenze e i profumi dall’altra non sono in contraddizione. Basti pensare a vari passi del Corano come: “ I profumi sono gli alimenti che risvegliano lo spirito e lo spirito è il cammello su cui monta e si fa portare l’uomo”. Le moschee di Zobaide e Kara-Amed sono costruite mescolando grandi quantità di Musk insieme alla calce e quando il sole è alto, questi edifici emanano una intensa fragranza muschiata. Il Cristianesimo invece non ha ereditato la passione per i profumi dei popoli semiti e ha sempre condannato l’uso dei profumi come ogni lusinga corporea e la sensualità in generale.
• Chi è il profumiere oggi? Come ha fatto a trasformare la sua passione per i profumi in professione? Il profumiere oggi è raramente un imprenditore indipendente, un free lance. La stragrande maggioranza dei profumieri nel mondo lavora all’interno delle multinazionali del settore, con compiti di tipo diverso. In passato esistevano famiglie a capo di maison di profumeria oppure delle dinastie. Uno degli esempi più illustri è Guerlain, o, anche se di tipo diverso e senza essere una maison, la famiglia Robert, dove almeno tre generazioni di profumieri hanno lavorato per oltre un secolo, o ancora la famiglia Creed. Ho trasformato la mia passione per i profumi in professione, dopo una decina di anni di esperimenti, prove, studi di vario genere. Il tutto è avvenuto gradualmente, ma anche molto intensamente, in particolare nei primi 5 anni di attività, dove fragranze e prodotti realizzati per terzi si alternavano alla creazione dei primi profumi e altri articoli con il nostro marchio.
• Qual è l'essenza alla quale è più legato? E la fragranza tra quelle da lei create?
Me ne piacciono tante di tipo diverso. Fra le preferite l’essenza di alloro, l’assoluta di rosmarino, l’ambra, il musk, il sandalo naturale della migliore qualità, l’essenza di bergamotto e l’olio essenziale di rosa bulgara. La mia fragranza alla quale sono più legato è Uomo, realizzata con agrumi, spezie e legni aromatici.
• Qual è il suo cliente tipo? Cosa cerca in un profumo, da cosa è affascinato? E' un appassionato di profumi, degli ingredienti di qualità, un buongustaio delle fragranze. Cerca ingredienti buoni, belli, suggestivi, che mescolati insieme in percentuali diverse siano capaci di offrire nuove e inedite emozioni, sensazioni e visioni affascinanti e suggestive.
• Che rapporto ha Lorenzo Villoresi con Firenze? E' in qualche modo legato all'importanza della città per le arti e l'artigianalità?
Il rapporto con Firenze rispetto alla nostra attività è stato fin dall’inizio condizione indispensabile sia per la realizzazione dei vari prodotti, sia per l’importanza storica di tutto l’indotto artigianale e per l’eredità artistica che molti artigiani portano con sé, quali eredi delle botteghe del Rinascimento. Quando abbiamo iniziato la nostra attività nel 1990 nel territorio fiorentino esistevano ancora oltre cinquanta vetrerie e alcune cristallerie di primissimo ordine: è stato solo grazie ad alcune più piccole di queste che abbiamo potuto iniziare con tirature molto limitate, artigianali, sia la realizzazione dei flaconi per le Eau de Toilette, sia dei cristalli per i Profumi. Lo stesso vale per altre componenti, come tappi, astucci di cuoio, etichette, accessori in marmo, travertino, argento, legno, alabastro e altro ancora. In questo senso quindi si può dire che noi facciamo tesoro di questa straordinaria eredità e del savoir-faire artigianale - artistico che è l’essenza del Made in Italy. E così, un po’ come nella Firenze dell’Umanesimo e del Rinascimento, valorizziamo al massimo queste fantastiche possibilità che il territorio ci offre per la creazione di prodotti, che rappresentano qualcos’altro rispetto ad ogni tipo di tradizione riconducibile alla città, che sono cioè “internazionali” e che pertanto fanno libero riferimento a epoche e culture diverse.
• Cosa si aspetta dal progetto del nuovo Atelier del profumo e dell'Accademia che avrà luogo nel palazzo in Via de' Bardi in futuro?
Il nuovo Centro del Profumo, che è in corso di realizzazione in Via de’ Bardi 12 e che comprenderà un’Accademia e un Museo, rappresenterà al tempo stesso la sede della nostra Casa, la prima nostra boutique e al tempo stesso la possibilità di esperire il mondo della Profumeria da vari punti di vista. Ciò sarà possibile grazie a corsi, eventi e seminari per l’Accademia, al centro di documentazione, a corsi di formazione e a un percorso di tipo museale nel mondo della profumeria, comprensivo di un giardino di aromi.
Lorenzo Villoresi Via de Bardi 14 - 50125 Firenze
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