Lorusso (Finanzieri Democratici): dal Comando generale delle Fiamme Gialle nessuna iniziativa concreta a tutela delle vittime dell'amianto in divisa

Creato il 11 giugno 2015 da Gaetano61
Pubblico di seguito la lettera (ripresa dall'Agenzia Ansa, qui) che il Capo di Stato maggiore della Guardia di Finanza, generale di Divisione Fabrizio Cuneo, ha inviato al finanziere in congedo Antonio Dal Cin - coordinatore del Comitato esposti e vittime amianto appartenenti alla Gdf dell'Ona onlus (Osservatorio nazionale sull'amianto):

Di seguito il comunicato stampa del Movimento dei Finanzieri Democratici, a firma del suo presidente, Lorenzo Lorusso:    ""I Finanzieri Esposti all’Amianto, costituitisi in associazione senza finalità di lucro, grazie al sostegno dello storico Movimento dei Finanzieri Democratici, esprimono profondo disagio, preoccupazione ed amarezza, nel leggere la lettera ripresa dall’Agenzia di stampa ANSA ed indirizzata al graduato Antonio Dal Cin dal generale Fabrizio Cuneo, in rappresentanza del comando generale della Guardia di Finanza. Al di là di qualche generica e retorica parola di conforto, nella lettera non si fa un minimo accenno a concrete iniziative intraprese dall’Amministrazione a favore del personale – dipendente ed in congedo –che è stato colpito dalle gravissime patologie asbesto correlate in varie regioni italiane. Nella breve missiva il generale – che nella circostanza rappresenta i vertici del Corpo –non fa neppure un’autocritica riguardo ai ritardi che ci sono stati nell’affrontare il problema, la legge nr. 257 è entrata in vigore nel 1992 ma le prime bonifiche sono state effettuate con circa un decennio di ritardo ed alcune sono ancora in corso. Nelfrattempo il personale delle Fiamme Gialle non è stato reso edotto tempestivamente del pericolo che correva recandosi in alcuni posti di servizio o semplicemente vivendo in alcune caserme non bonificate dall’amianto. Ovviamente la colpa di tutto questo non si può certo attribuire a Fabrizio Cuneo, che nellafattispecie è solo firmatario della lettera per conto terzi, ma a tutti quei comandanti regionali o di reparto che avevano l’obbligo di informare il personale riguardo al gravissimo pericolo incombente.

La trasmissione Report – di RAI TRE (qui) – rappresenta solo la punta dell’iceberg di una situazione drammatica che va avanti da alcuni decenni e che era stata reiteratamente denunciata, oltre che dai Finanzieri Esposti all’Amianto, anche dai Colonnelli della GdF Giuseppe Fortuna e Vincenzo Cerceo, quest’ultimo anch’egli colpito dall’amianto e per questo iscritto nel Registro Regionale degli Esposti.

Il Colonnello Fortuna, in più circostanze, aveva denunciato che i finanzieri andavano a sequestrare le discariche abusive di amianto senza alcun mezzo di protezione fornito dalla Guardia di Finanza(mascherine, tute e guanti). Centinaia di filmati postati su You Tube lo hanno dimostrato e continuano a farlo anche se alcuni di questi sono stati inspiegabilmente cancellati (non si sa da chi) dopo la denuncia effettuata dall’alto ufficiale del Corpo.

L’unico gesto che igenerali Capolupo e Cuneo avrebbero potuto e dovuto fare per onorare le vittime dell’amianto, sarebbe stato quello di scrivere al graduato Dal Cin, destinatario della lettera, che il comandogenerale del Corpo avrebbe finalmente applicato la legge 257/1992 e le sue integrazioni (Circolare prot. 15/Segr/0001940, in data 25.01.11, del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali), destinando alle vittime quanto dovuto, intermini di riconoscimento ufficiale e di risarcimento.

Secondo l’autorevole oncologo e medico legale, il Prof. Claudio Bianchi, il picco dei malati di asbestosi e mesotelioma ci sarà tra il 2018 ed il 2020, una emergenza della quale nessuno parla.
I Finanzieri Democratici sono sconcertati per l’atteggiamento dei vertici della Guardia di Finanza, i quali continuano a negare – alla stragrande maggioranza degli iscritti nell’apposito Registro Regionale e dell’Azienda Sanitaria –persino i curriculum lavorativi, necessari ad iniziare l’iter di risarcimento per gli esposti alla mortale fibra.

I nostri associati si augurano che la Magistratura intervenga quanto prima e faccia piena chiarezza sulle morti che ci sono state e su quelle che ci saranno in un non lontano futuro. Noi, nello specifico, non accusiamo nessuno, lasciamo che siano gli organi competenti ad indagare sulle eventuali responsabilità ed a dirci cosa è successo in questi anni di buio.
Lorenzo Lorusso - Movimento dei Finanzieri Democratici
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