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Lorusso (Finanzieri Democratici): "Duro monito del Consiglio di Stato alla Guardia di Finanza sull'applicazione dell'indennità di trasferimento"

Creato il 06 ottobre 2013 da Gaetano61
Lorusso (Finanzieri Democratici):

(Nell'immagine, una stampa d'epoca raffigurante Palazzo Spada, Roma, attuale sede del Consiglio di Stato, dal sito www.giustizia-amministrativa.it)
In un post del 18 marzo 2012, dal titolo: "Indennità di missione-trasferimento: il Coniglio di Stato dà torto alla Guardia di Finanza", si parlava del caso di un sottufficiale della Guardia di Finanza, in servizio nella provincia di Trieste, che aveva ottenuto ragione dal Consiglio di Stato - contro la Guardia di Finanza - su di un ricorso che riguardava il riconoscimento dell'indennità di trasferimento (legge n. 100/1987). In sintesi, era prevalsa la tesi del calcolo della distanza chilometrica tra le due sedi di servizio (nella fattispecie, tra il Comune di Monrupino, località Fernetti, n. 16 - sede del Comando Tenenza di Fernetti - e il Comune di Sgonico, località Prosecco stazione n. 24 - sede del Comando Brigata di Prosecco) superiore al limite di legge (10,00 km.), rispetto a quella  - sostenuta dalla Guardia di Finanza - tra le rispettive "case comunali" (inferiore a 10,00 km.) (il limite di 10,00 km. è il discrimine per il riconoscimento dell'indennità di trasferimento). Ora, come ci informa Lorenzo Lorusso, presidente del Movimento dei Finanzieri Democratici, la IV Sezione del Consiglio di Stato, con la sentenza nr. 04223 del 2 luglio 2013 (qui il testo integrale), ha rigettato l'istanza di revocazione della sentenza che aveva definito la vertenza. Di seguito il comunicato stampa di Lorenzo Lorusso: 
""Era la stessa circolare del Comando Generale a stabilire l’organismo deputato a conteggiare le distanze chilometricheDuro monito alla Guardia di Finanza da parte del Consiglio di StatoGraduati, Sottufficiali ed Ufficiali sono uguali di fronte alla leggeNon era bastato il giudizio del T.A.R. del Friuli Venezia Giulia e quello delle Sezioni IV e VI del Consiglio di Stato per convincere il Comando Generale della Guardia di Finanza e taluni legali dell’Avvocatura dello Stato che sottufficiali e graduati del Corpo avevano pieno diritto ai benefici previsti per il loro trasferimento disposto d’ufficio da un comune all’altro nell’ambito della provincia di Trieste. C’è voluto un ulteriore pronunciamento del Consiglio di Stato riunitosi in sede giurisdizionale per mettere fine alla querelle, al vano tentativo delle alte gerarchie di risparmiare denaro, a quanto pare, proprio sulle spalle dei loro sottoposti. L’atto di revocazione presentato dall’Avvocatura dello Stato per conto della Guardia di Finanza è stato ritenuto dai giudici «inammissibile» (con sentenza nr.04223 del 2 luglio 2013, depositata in cancelleria il 21 agosto 2013).Per i trasferimenti disposti d’autorità nei confronti dei dipendenti di ogni ordine e grado, come è noto, è prevista una indennità di risarcimento contemplata dalla legge nr.100/1987 e dall’articolo 1 della legge 29 marzo 2001, nr. 86, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica, Serie Generale nr. 77 del 2 aprile 2001.La diatriba tra i comandi del Corpo ed i finanzieri interessati era nata poiché la Guardia di Finanza riteneva insufficiente la distanza chilometrica affinché si potesse applicare la normativa sopra citata. Ma l’A.C.I. (Automobil Club Italia), era stato riconosciuto da sempre come valido interlocutore per stabilire ogni distanza proprio dal Comando Generale del Corpo, il quale non aveva mai esitato così tanto per applicare la normativa al personale ufficiale. Dunque, una sorta di discriminazione gerarchica? Non lo sappiamo e non ci interessa saperlo, vogliamo credere che così non sia. Quello che conta è che ora la Guardia di Finanza, dal capitolo di spesa dei trasferimenti, dovrà recuperare il denaro per pagare il debito contratto con i propri dipendenti maggiorato da interessi legali disposti dagli stessi giudici nell’ambito della prima sentenza. E chi pagherà per questo supplemento, per questo disservizio? Chi materialmente ha insistito affinché si ricorresse contro i finanzieri, pur consapevole di avere poche chance di riuscita o, come spesso accade, Pantalone, cioè lo Stato, ovvero tutti i contribuenti?Lorenzo Lorusso presidente dei Finanzieri Democratici""

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