Lost in Landscape

Creato il 04 giugno 2014 da Alchimag

Klat_25_Mosse_Hunches_in_Bunches_2011
Klat_24_Gabriele_Basilico_Beirut_1991
Klat_23_Bartolini_Panorama_only_we_know_2011
Klat_22_Carlo_Guaita
Klat_21_Carlo_Andreasi_Poste_italiane_2010
Klat_18_Wolf_Architecture_of_Density_39_2005
Klat_17_Tranchina-Quaranta-notti-a-Montecristo-4
Klat_16_Roginski_MAZOWSZE_04_from-Poland-Sythesis-series-2004
Klat_10_Rula_Halawani_New_Gates_to_Heaven_1
Klat_09_Leon_Habitat_2004_b
Klat_06_Orozco_Island_within_an_Island_1993
BR-014
Ejecutado en la limita de hitaje

Un joven es encontrado muerto amarrado de las manos y vendado , con varios impactos de arma de fuego, en el lugar se encontraron 11 casquillos, el cuerpo fue localizado rumbo a la limita de hitaje por el boulevard diego valadez

Perduti nel paesaggio/Lost in Landscape

“Il viaggiatore riconosce il poco che è suo, scoprendo il molto che non ha avuto e non avrà“    Italo Calvino

Una mostra che ci spinge a fare delle riflessioni sul nostro modo di vivere, di considerare ciò che ci circonda, la poca sollecitudine verso l’habitat, che a volte perdiamo di vista, come se fosse altro da noi. La bella mostra del Mart ci introduce in un percorso artistico e introspettivo che permette di fare cosiderazioni sul paesaggio, su come ci addentriamo in esso, sulla modalità di fruizione dello stesso, sul nostro rapporto su noi e il paesaggio e l’amore verso di esso. Tutto questo mi sembra che non si discosti, in fondo, dai percorsi più tecnico-specifici che affrontiamo su @alchimag,  perchè saranno tutti gli sforzi che la tecnologia e la creatività, insieme, produranno a rendere migliore i luoghi dove viviamo e quelli in cui ci sposteremo.

La mostra, a cura di Gerardo Mosquera, affronta il tema attraverso le opere di oltre 60 artisti provenienti da tutto il mondo, molti dei quali mai presentati in Italia.

“La mostra e questo libro che l’accompagna presentano il paesaggio non come un genere artistico della tradizione ma piuttosto, in accordo con le pratiche dell’arte contemporanea, come un medium per la costruzione di significato, un mezzo per disancorare l’esperienza e predisporre un luogo per l’indagine e la conoscenza. Attraverso le opere di oltre sessanta artisti contemporanei si esamina qui la propensione dell’uomo ad appropriarsi del suo ambiente, che si manifesta e si plasma in ogni rappresentazione del paesaggio, e si esplora il dialogo, implicito in questa azione, fra distanza ed appartenenza. Ci identifichiamo con i paesaggi e loro si identificano con noi sino addirittura a plasmarci essi stessi, in un processo di reciproca costruzione. È da questa esperienza che si sente e si crea il paesaggio.” Gerardo Mosquera

Un grande progetto, una mostra al Mart di Rovereto, completamente dedicata al paesaggio contemporaneo e ai suoi più intrinsechi significati: spazio, ambiente, territorio, luogo in cui si vive e da cui ci si allontana.

Oltre 170 fotografie, 84 opere pittoriche, 10 video, 4 video-installazioni, 4 installazioni, 4 interventi context specific (Gonzalo Diaz, Takahiro Iwasaki, Glexis Novoa e Cristina Lucas), 1 progetto web specific (Simon Faithfull), 1 libro d’artista (Ed Ruscha).

Rappresentano le tante forme dell’idea del paesaggio nell’arte contemporanea che si modificano attraverso l’utilizzo delle tecnologie, il ripensamento del concetto di geografia.

Un percorso in cui la rappresentazione dei territori varia molto attraverso le interpretazioni degli artisti chiamati a raccontare.

L’indagine prospettica che offre la mostra è uno spunto interessante di riflessione, che vorrebbe portare il visitatore a ripensare a cosa è il paesaggio, per interagire con esso e farsene carico.

Cristiana Collu, dal 2011 direttrice del museo, racconta di come sia necessario aprire l’orizzonte e guardare lontano per andare oltre e capire.

Il titolo della mostra è estremamente preciso, Perduti nel Paesaggio/Lost in Landscape esprime un’idea abbastanza definitiva che potrebbe sembrare solo negativa. In realtà sintetizza la tensione tra l’uomo e la natura, tra creazione e ricreazione. Per Cristiana Collu è incoraggiante che l’arte, cioè la creatività, ci spinga a tornare ad essere viaggiatori.

“La mostra rappresenta una ricognizione su questo tema da una prospettiva non occidentale, è questo il punto cruciale e pone una questione che il nostro paesaggio, proprio quello si potrà vedere anche da dentro le sale, invita a risolvere non solo con la vista, ma anche con il passo, quello con il quale percorriamo il mondo, anche il piccolo mondo intorno a noi tra asfalto cemento campagna, mare e montagne.”
“Proprio questo il punto, è nostro, lo è sempre stato e lo sarà, ne siamo responsabili, dobbiamo prendercene cura non solo in un senso integralista e conservatore contrario alla vita e alla trasformazione di cui noi e questo pianeta facciamo parte: dobbiamo occuparcene, gestire il cambiamento, dobbiamo semplicemente amarlo, l’amore non fa commettere errori.”

C.B.

@clarebellocchio

http://www.mart.trento.it/perdutinelpaesaggio

I TEMI

Paesaggio Nostrum

La materialità del paesaggio, il potere delle immagini

Spazio e Paesaggio: non vi è più distanza?

Infrastruttura e paesaggio

Paesaggi come rappresentazione della complessità

Fantasmi  – Deserto e Umido -  Jamais-Vu / Deja-Vu

Tutto il mondo è paesaggio

Artisti in mostra
Marina Abramović, Tarek Al Ghoussein, Lara Almárcegui, Analía Amaya,
Carlo Alberto Andreasi, Massimo Bartolini, Gabriele Basilico, Bae Bien-U, Bleda y Rosa, Fernando Brito, Luis Camnitzer, Pablo Cardoso, Jordi Colomer, Russell Crotty, Gonzalo Dìaz, Simon Faithfull, Fischli & Weiss, Carlos Garaicoa, Emmet Gowin, Carlo Guaita, Andreas Gursky, Rula Halawani, Todd Hido, Huang Yan, Carlos Irijalba, Takahiro Iwasaki, Isaac Julien, Anselm Kiefer, Iosif Kiraly, Hong Lei, Glenda Leòn, Yao Lu, Cristina Lucas, Armando Lulaj, Rubens Mano, Arno Rafael Minkkinen, Richard Mosse, Sohei Nishino, Glexis Novoa, Sherman Ong, Gabriel Orozco, Alain Paiement, Junebum Park, Paul Ramìrez Jonas, Vandy Rattana, Szymon Roginski, Ed Ruscha, Guillermo Santos, George Shaw, Gao Shiqiang, David Stephenson, Davide Tranchina, Carlos Uribe, Agnès Varda, Verne Dawson, Michael Wolf, Catherine Yass, Kang Yong-Suk, Du Zhenjun.


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