Nel mio ultimo viaggio in India ho fatto sosta all’aeroporto di Kuwait City dove, per problemi di mancate coincidenze, ho trascorso una intera giornata. Davanti ai miei occhi sono passate forse migliaia di persone, dai volti e abbigliamento più diversi, a conferma che, ormai, la multietnicità la trovi dovunque nel mondo.Ma una famiglia ha attirato la mia attenzione: padre, madre e due figli. Riesco a comunicare con il padre che parla inglese: sono afgani, di Kabul, partiti con un volo di solo andata per l’Australia allo scopo di raggiungere la madre e la sorella che vivono là.Ma arrivati all’aeroporto di Jakarta (Indonesia), scoprono che i loro passaporti e il visto ottenuti con tanti sacrifici, tra cui la vendita della casa, sono falsi. Pertanto le autorità indonesiane mettono tutta la famiglia sul primo aereo in partenza, non importa per dove, e così atterrano all’aeroporto di Kuwait City, dove si ritrovano senza passaporto e senza soldi per comperare i biglietti (quattro) di rientro in Afghanistan.
A questo punto mi sono sentito di contribuire ai bisogni più urgenti, offrendo loro il soggiorno in hotel per una settimana (e almeno un pasto al giorno) e poi, grazie al PC portatile e Skype, ci siamo collegati con l’Australia per parlare con la madre e la sorella, che la nostra famiglia afgana non vedeva da due anni. Vi lascio immaginare la commozione e i pianti!
Ho anche provato a parlare con le autorità dell’aeroporto, ma non c’è stato verso di trovare una soluzione. Ma è arrivata l’ora del mio volo…….finalmente.
Al momento dei saluti il padre mi fa un regalo: il suo piccolo tappeto da preghiera, il regalo più prezioso, che io non ho rifiutato. Molto emozionato, li ho lasciati. Il piccolo tappeto si trova adesso nella mia casa, al posto d’onore tra gli oggetti più cari.
Sono riuscito a parlare ancora con la sorella in Australia per avere notizie: il fratello è riuscito a rientrare a Kabul ma poi, purtroppo, non ha più saputo niente.
Possono interessarti anche questi articoli :
-
“Sense8″, serie Tv diretta da Lana e Andy Wachowski: l’umanissima mente alveare
Sense8 – serie TV uscita a inizio giugno per la Netflix diretta da Lana e Andy Wachowski– non si fa mancare nulla. Azione (dalle risse di strada al tripudio... Leggere il seguito
Il 30 giugno 2015 da Alessiamocci
CULTURA -
Lost in translation, ovvero: la storia di una proposta editoriale
Perdonate il titolo banale e forse fuorviante: in questo post non parlerò di tutto ciò che va perduto durante l’atto traduttivo. Leggere il seguito
Il 30 giugno 2015 da Thais
CULTURA, EDITORIA E STAMPA, LIBRI -
Una famiglia americana di Joyce Carol Oates
Una famiglia americana Lingua:Italiano | Numero di pagine: 506 | Formato: Copertina rigida Isbn-10: A000179601 | Data di pubblicazione: 01/11/2004 Di Joyce Caro... Leggere il seguito
Il 30 giugno 2015 da Monica Spicciani
CULTURA, LIBRI -
Avere vent’anni: giugno 1995
DARKTHRONE – Panzerfaust Manolo Manco: A fare di quest’album un capolavoro bastano il riferimento bellico del titolo e il cupo artwork ritraente in controluce u... Leggere il seguito
Il 30 giugno 2015 da Cicciorusso
CULTURA, MUSICA -
Novità librarie di luglio: alcune uscite da tenere sott'occhio
Luglio è alle porte, e le case editrici diradano le pubblicazioni concentrandosi soprattutto su libri "da spiaggia": gialli e thriller, naturalmente, ma non... Leggere il seguito
Il 30 giugno 2015 da La Stamberga Dei Lettori
CULTURA, LIBRI -
Storytelling – L’orgoglio di Pablo
di Fabio CampocciaCapitolo I Benvenuti al centro di riabilitazione antigender! Benvenuti a voi che avete finalmente deciso di dire “BASTA”, di prendervi cura... Leggere il seguito
Il 30 giugno 2015 da Abattoir
ATTUALITÀ, CULTURA