Lost in Yamato
Prima Puntata – 2011 – Remember Days
Prima puntata con la serie 2011 di Lost in Yamato!
Torniamo a solcare il sacro suolo di EDO!
venerdì 1 luglio 2011
0 ( Japan 2011 ) Cronaca in diretta di un viaggio annunciato
Ore 7 Torino Autostazione Comunale
Buongiorno cari lettori, siamo qui per seguire in diretta (finche varrà la copertura 3G
Perdonate la prosa, ma la sveglia alle 5 del mattino si fa sentir pesantemente
Iniziamo la nostra cronaca, priva di supporti audio visivi in quanto non c’è proprio nulla da audiovisionare, dal sedile dell’ultra innovativo vettore che in men di un baleno (2 ore) mi catapulterà da questa sonnacchiosa città al più grande hub aeroportuale del nord Italia (ed ho detto tutto…)
Si sentono già appena partiti le soavi suonerie di questa simpatica biomassa italiota e abbiamo appena sfiorato un incidente, ma quanto mi mancherà questa gioviale nazione arruffata
To be continued… Seconda puntata
Sono al solito baretto di fronte all’uscita 4 dove arrivano e partono i bus per Torino. Finisco il mio caffè e procedo diligentemente a procurarmi un’allegra overdose di nicotina prima di imbarcarmi, la diretta continua al gate
Sono al gate!!!
Bagagli imbarcati, passata la sicurezza e soprattutto la dogana senza pagar dazio
Questo sarà l’ultimo aggiornamento, adesso pipi e poi mi imbarco e vedremo un po come sarà questa Ethiad
Ci si rivede a Tokyo!!!!!
domenica 3 luglio 2011
1 ( Japan 2011) The end of the beginning
Ed eccomi qui
Iniziamo con il narrare la mia odissea in penisola araba, il primo pezzo del viaggio, Milano -> Abu Dabi è stato un massacro, iniziato con un’allegro ritardo di 30 minuti perchè a Malpensa hanno ritardato le operazioni di rifornimento finalmente si parte in un aereo (Airbus) che malaccio in fondo non era, un grande schermo per vedere film, una bella selezione di questi ultimi, cibo decente e continuo rifornimento di snack e bevande.
Il problema è che era abbastanza pieno di italiani e arabi che non sono esattamente due dei popoli più civili e silenziosi sulla faccia della terra.
Insomma c’era un casino da tramortire un cavallo berbero!
Senza chiuder occhio si arriva infine ad Abu Dabi, al posto del corridoio attaccato all’aereo ci tocca salire su una navetta che ci trasporta la terminal 3 e già solo il contatto con l’aria esterna di Abu Dabi delle 20 di sera (ora locale) era da svenire, caldo, umido, irrespirabile insomma.
Ad Abu Dabi, che ricordo siamo arrivato con 30 minuti di ritardo, la coincidenza con l’aereo per Narita doveva essere sempre nello stesso terminal (terminal 3) invece l’hanno spostato e mi ritrovo a camminare per 15 minuti! dal terminal 3 al terminal 1 con personale di aereoporto assurdo e una cantilena in arabo che sembrava il canto dei morti ad altissimo volume in tutto l’aereoporto.
Arrivo finalmente al gate e avevo solo 10 minuti per fumarmi una cribbio di sigaretta nella micro sala fumatori prima di imbarcarmi e sorpresa, sorpresa… tutto l’aereo pieno di giapponesi! praticamente ero l’unico straniero, in più c’erano dei posti liberi e mi impossesso di due sedili, mi stravacco alla grande, i giapponesi sono silenziosi, gentili, non senti volar una mosca e per fortuna, visto che era il volo più lungo!
Faccio amicizia con una giapponese che lavora a Dubai in ritorno a Tokyo per le vacanze, tutta fiera di essere un’autentica city girl di Tokyo centrale e un po scontenta di Dubai, era stata anche in Italia e gli era rimasta la curiosità sul caffè e sul ruolo nella nostra società, si è sorpresa di quante abitudini ai suoi occhi assurde avevamo noi italiani per il caffè
Arrivo a Narita, in orario perfetto, passo la dogana e manco in tempo ad avvicinarmi al nastro dei bagagli che ecco profilarsi la mia valigia! e vai! +1000 punti all’aereoporto di Abu Dabi
Prendo in Keisei Skyliner, un treno che in 50 minuti mi catapulta alla stazione di Nippori di Tokyo (nella Yamanote, il cerchio ferroviario che delimita la grande Tokyo centrale) a 5 minuti a piedi dal residence, ma mi perdo, mi accorgo che fra un volo e l’altro avevo superato la barriera della stanchezza, ero in un limbo di pseudo coscienza, vagavo come uno zombi, senza sonno, fame, sete, ma solo assolutamente rincitrullito.
Così per 200 metri prendo un taxi! e che cavolo! almeno mi sono ricordato di non chiudere le portiere, li sono automatiche
Nippori Station HIP
Docciato, rifocillato, rinfrescato vago sempre rincoglionito per Tokyo, vado fino a Shinjuku a prendere il copri lente per la fotocamera che avevo perso, in Italia non si trova, a Yodobashi camera di Shinjuku ci sono scaffali interi di copri lente, chissà come mai avevo la sensazione che l’avrei trovato
Shinjuku al tramonto
Square Enix per Xbox360 – da noi sono un po vecchiotti, ma loro non sono abituati a tutti questi titoli per XBOX
Sono comunque troppo rinco per Shinjuku del sabato sera (di tutte le sere in verità) così torno a Nippori e mi godo questo bel quartierino popolare mica male, faccio spesa al Family Mart, mangio un piatto di carne con uovo alla coque e vari piattini con dentro cose strane in bel ristorantino (il tutto: manco 8 euro!) e mi godo un po questo spettacolare residence di cui parlerò più diffusamente domani.
Adesso sto crollando sul serio, vado a nanna.
Buonanotte da Tokyo… no dico, sono a TOKYO!!!!!
domenica 3 luglio 2011
2 ( Japan 2011 ) Remember day
Stamattina mi sono alzato un pochino tardi…
Il viaggio in effetti è stato particolarmente stancante ed ho sulle spalle un po di fuso orario da smaltire e poi… sul letto del residence si dorme troppo bene
Questa piccola stanzetta con frigo, forno a microonde, internet via cavo che ho trasformato in wifi per l’iphone, bagno con tazza super giapponese (quella che fa il bidè con telecomando wireless incluso
Non scordiamoci delle ciabatte incluse, vestaglia, rasoio, spazzolino e dentifricio imbustati singolarmente, televisore e aria condizionata con telecomando ecc….
Adoro i residence
Stamattina ho fatto il caffè in camera, vendono confezioni di nescafè in 4 dosi fai da te, mi spiego, 4 bicchieri, 4 dosi di nescafè, 4 bustine di zucchero e 4 cucchiaini il tutto in un unica confezione, scaldi l’acqua nel forno a micronde ed hai il tuo bel caffè caldo e zuccherato, i supermercatini 24h su 24h sono fantastici, se compri una insalata ti danno anche la forchetta alla cassa, qui ogni cosa è a zero sbattimenti, zero pensieri
Shibuya è sempre Shibuya
Stamattina, (dopo colazione
Non è cambiato per niente, poi era domenica e qui di domenica è tutto aperto, tutto e sono tutti in giro, tutti, sembra di essere a Natale, ma con un “pochino” più di caldo (un caldo assurdo!).
Mi ricordavo tutto di Shibuya, dov’era la Citybank, dov’era Segafredo, dov’era l’Apple Store di Shibuya
Caffè da Segafredo
Da li parte il treno per Dainkan-Yama e cavolo, mi piace sempre un mondo questo quartierino, e ovviamente ho pranzato alla Boheme
Dainkan-yama HIP
Da li mi sono diretto a Shinjuku, a visitare lo Square-Enix Show Case, l’antro di ogni meraviglia
Il mio anello perduto di Dragon Quest non l’avevano più in catalogo
My dear Slime
Da li mi sono diretto ad una tranquilla pausa al Tokyo Opera, qui l’Opera è un grattacielo assurdamente enorme ed ha una fermata della metropolitana dedicata
Visto che mi sentivo un po stancuccio ho “staccato” presto, dopo aver cenato a Nippori a base di tempura, domani dovevo andare a Matsumoto, ma par che li piova, mentre martedì no, così sposto la gita e domani mi aspettano altre due mete della mia Tokyo: Meiji Shrine e ovviamente Ginza
ah è vero dimenticavo, domani devo fare anche il bucato
Buonanotte di rincontri soavi!