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Lotta biologica, gli uccelli insettivori preziosi alleati nella difesa dell’orto e del giardino

Da Gianni

Pettirosso
Nel vedere le foto dei post di ieri e di oggi a un visitatore di passaggio sembrerà di essere capitato su “Animalblog” o qualcosa del genere. Niente paura, siete sempre su Florablog e mucche al pascolo e il pettirosso di cui sopra rientrano nella normalità: ieri l’argomento era infatti l’impronta ecologica determinata dalle nostre scelte alimentari e l’ambiente in generale (da sempre temi ricorrenti su questo blog), mentre oggi si parla dei migliori alleati su cui possiamo contare nella lotta biologica a difesa delle nostre piante, ovvero gli uccelli insettivori.

Che si coltivi in città o che lo si faccia in campagna poco importa, tra gli ospiti fissi del nostro orto o del nostro giardino troveremo di sicuro un gran numero di uccelli. Vi sarà sicuramente capitato: se si zappetta il terreno e poi ci si allontana un po’ (di solito neanche più di tanto…) si può star pur certi che di lì a poco un volatile andrà a razzolare il suolo in cerca di qualche gustoso boccone, larva, insetto o verme che sia. Per nostra fortuna però la loro opera non si limita a questo e risulta molto più efficace perché gli uccelli sono tra i maggiori predatori di insetti presenti in natura e svolgono questo importante ruolo proprio nel periodo che va dalla primavera alla fine dell’estate, quando cioè gli insetti, specialmente quelli dannosi, sono al massimo della diffusione.
La frenetica attività degli uccelli insettivori dalla primavera all’estate è dovuta anche all’esigenza di nutrire la vorace nidiata alla quale si aggiunge l’azione di quelli che si cibano parzialmente degli insetti solo durante appunto l’accoppiamento e l’allevamento dei piccoli. Il risultato è sorprendente e vale, solo in Italia, l’eliminazione di centinaia di migliaia di tonnellate di insetti. Vediamo una veloce carrellata dei principali uccelli insettivori dei quali è bene favorire la permanenza nel nostro orto e/o giardino.

Cinciallegra

Cinciallegra

Foto di martino.pizzol

Con i suoi 14 cm di lunghezza, la Cinciallegra (Parus major) è l’esemplare più grande tra quelli appartenenti ai Paridi. Presenta la testa di colore nero con le guance bianche, il petto ha una striscia longitudinale nera, il dorso è caratterizzato da piume di un colore verdastro mentre le ali e la coda sono grigio verdastre. È diffusa in tutta Italia e si trova facilmente anche nei giardini e negli orti. Voracissima di insetti l’azione di una coppia di cinciallegra durante la cova “vale” il consumo di 25-30 kg di insetti; nidifica tra aprile e maggio scegliendo le cavità di alberi e muri ma ama farlo anche nei nidi artificiali: per favorire la sua permanenza nel nostro giardino dobbiamo piazzarne una che abbia un’apertura di 3 cm di diametro come minimo.

Cinciarella

Cinciarella

Foto di fly58

Altro esemplare appartenente alla famiglia dei parodi la cinciarella (Cyanistes caeruleus) è lungo una decina di cm e presenta un piumaggio dai bei colori vivaci: la parte superiore della testa è di un vivace color blu cobalto, il resto è bianco attraversato da una striscia nera all’altezza degli occhi; lo stesso blu cobalto lo ritroviamo su coda e ali mentre il dorso è verdastro e l’addome giallo zolfo. Diffusissimo in Italia e in buona parte dell’Europa, è facilissimo da incontrare in giardini e frutteti dove si nutre di molti insetti come coccidi, afidi e varie larve. Depone le uova tra aprile e maggio e come la cinciallegra nidifica in qualsiasi cavità, amando farlo anche nei nidi artificiali che, a differenza del paride più grande, può avere un’apertura di 2,2 cm di diametro.

Pettirosso

Pettirosso

Foto di martino.pizzol

Il grazioso pettirosso (Erithacus rubecula) è un passeriforme appartenente alla famiglia dei Muscicapidae e lo si riconosce molto facilmente: aspetto paffuto, collo tozzo, colore del piumaggio bruno olivastro ma soprattutto il caratteristico petto di color rosso-arancio al quale deve il nome. Diffusissimo in tutta Europa, stanziale ovunque in Italia, il pettirosso è molto socievole e non di rado si avvicina a chi sta lavorando nell’orto o nel giardino per approfittare degli insetti venuti in superficie. Preda insetti, coleotteri, lumache, vermi e ragni e nidifica sotto gli arbusti, nelle cavità di muri o tra le radici degli alberi e cioè non a grandi altezze; ama farlo anche nei nidi artificiali ma tenete a mente questa sua caratteristica e fate pendere i nidi da un ramo.

Merlo

Merlo

Foto di Joachim S. Müller

Presenza fissa in ogni orto/giardino che si rispetti, il merlo (Turdus merla) appartiene alla famiglia dei Turdidi e, pur essendo onnivoro, cattura ogni anno diversi chili di insetti soprattutto pie nutrire i piccoli. Il maschio arriva a 25 cm di lunghezza e presenta un piumaggio tutto nero (o al limite di un marrone molto scuro) e un becco di un giallo-arancione molto acceso; la femmina, più piccola (fino a 15 cm), è di colore bruno scuro con il ventre più chiaro. Presente in tutta Europa, durante i periodi più freddi migra dai paesi settentrionali a quelli meridionali, mentre nelle zone più miti come l’Italia è presente tutto l’anno, dove lo si trova nei boschi ma anche nei frutteti, nei vigneti, e nelle zone coltivate, comprese orti e giardini. Di solito non serve incentivare la sua presenza con nidi artificiali.

Passero

Passero

Foto di Lullaby71

In assoluto l’uccello più diffuso nel nostro Paese e probabilmente in tutta Europa, il passero (Passer domesticus) appartiene alla famiglia dei passeridi. È lungo circa 15 cm, la testa è marrone-grigiastro con guance bianche. Il passero è onnivoro e spesso è ritenuto dannoso per l’agricoltura perché in determinati periodi predilige nutrirsi con grano e frutta ma, a fronte di questi danni, di solito contenuti, il passero compensa abbondantemente eliminando un gran numero di insetti (spesso nocivi come i maggiolini) durante il periodo primaverile quando deve nutrire la nidiata. Nidifica un po’ ovunque e non è quindi certo il caso di favorirlo con l’installazione di nidi artificiali.

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