Benché la telefonata veniva divulgata dalla TV nazionale, di fatto Gheddafi si rivolgeva alla popolazione di az-Zauiya, a 50 km da Tripoli, già controllata da insorti, ma invasa da da due giorni dai mercenari pagati dal dittatore. Durante l'occupazione violenta del mercenari ci sono state carneficine che hanno lasciato decine di morti.
"Questi giovani vanno a coprare droga a Tripoli! Perché vi siete lasciati avvolgere dalla mentalità di Bin Laden? Questo è chiaramente stato influenzato da Bin Laden.", disse Gheddafi ai giovani della città. Il dittatore rivolgendosi ai genitori dei rivoltosi (in maggior parte giovani e giovanissimi) chiese di trattenerli in casa. "Non state vedendo persone adulte nelle strade. Nessuno che abbia il buonsenso e più di 20 anni si involverà in questo".
Il dittatore, infine, minaccio gli stessi libici, ricordando che "con l'esportazione del petrolio, in Libia la vita è buona, e nessuno può reclamare. Il flusso di petrolio verrà bloccato e le persone non potranno comperare case, autovetture ne sposarsi o chiedere soldi in prestito".
Poi, per concludere, dette prova della sua follia, tentando di convincere il popolo che non è un dittatore, in verità è il popolo che governa la sua "Repubblica", comparandosi alla regina Elisabetta II d'Inghilterra. "Sono patriota e vi sto dando consigli familiari. Non ho autorità per sottoscrivere leggi, o cose simili. Anche la regina Elisabetta d'Inghilterra non ha questo potere"