Lou Reed

Creato il 09 novembre 2013 da Frequenzedigenere @di_genere

Lou Reed e Laurie Anderson (fonte foto qui)

Dedichiamo la rubrica musicale di oggi a Lou Reed, scomparso il 27 ottobre a Southampton (NY) all’età di 71 anni, cantautore e poeta senza pari.
Difficile sintetizzare in una manciata di minuti la vita artistica e non solo di un artista controverso, complesso, eccentrico, stravagante, trasgressivo, acuto e sempre alla ricerca di nuove sperimentazioni e ispirazioni musicali. La sua produzione artistica è pressoché infinita, tant’è che dalla metà degli anni ‘60 non c’è stato un decennio in cui non abbia lasciato il segno, contribuendo allo sviluppo del genere rock in tutte le sue sfaccettature ed evoluzioni.
Fin da giovanissimo emerge il suo forte spirito ribelle, scandalizzando per la sua dichiarata ambiguità sessuale, in un decennio come quello degli anni ‘60 in cui le deviazioni sessuali dalla norma vengono considerate pericolose e da curare. Lui stesso verrà sottoposto alla traumatica esperienza dell’elettroshock che racconterà nel brano “Kill your sons”.
Ricordiamo la sua presenza epica all’ interno della formazione dei The Velvet Underground (ai quali abbiamo dedicato una puntata la scorsa stagione), che gli apre la strada oltre che del successo, della frequentazione della Factory di Andy Warhol, venendo in contatto con innumerevoli realtà e collaborazioni. Tra le tante ricordiamo quella con Dawid Bowie, che si offre di produrre il suo secondo album da solista poco dopo la rottura con i Velvet e forse il più famoso,“Transformer” del 1972. Nel corso degli anni e della sua produzione emerge con forza la ricerca musicale costante e mai banale verso nuove sonorità. come quella di “Metal Machine Music” del 75 in cui entrano con prepotenza le sperimentazioni elettroniche che privilegiano lo strumentale piuttosto che il cantato o “Coney Island Baby” dello stesso anno in cui si ritrova la sua vena compositiva cantautorale, fino ad arrivare a produzioni più recenti come “Ecstasy” del 2000, dedicato a Laurie Anderson, sua musa ispiratrice e compagna, che non è altro che la conferma di un talento intramontabile.
Vi invitiamo ad esplorare la corposa discografia di questo grande artista e la biografia di una vita molto intensa e vissuta fino all’ultimo respiro.

Buon ascolto!

Pubblicato il 9 novembre 2013 alle 4:39 pm in Seconda Stagione   |  Feed RSS |   Rispondi   |   URL trackback


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