I.‘ma vince sempre lei!’
la gente con i soldi- si sa- governa il mondo. non si è mai visto un poveraccio trasandato che vive in una roulotte alle redini di qualche impresa e\o paese. la gente con i soldi si può permettere una buona istruzione, quindi un buon lavoro, la possibilità di far carriera e via dicendo. la gente con i soldi fa le leggi- a suo uso e consumo-, dice agli altri di fare quello che fa loro comodo; fa la morale, per imporre la sua visione e incutere timore. poi, molto più prosaicamente, ti fa il culo: ti assume a 45 ore la settimana per una paga da fame, ti scuote fino all’ultimo brandello di dignità, e poi- una volta finito- ti lascia con duemila euro di liquidazione per fuggirsene da qualche altra parte e ripartire.
sicuramente è un film confuso e confusionario, imperfetto. ma è anche un film che crea la confusione, e che si diverte a farlo: pura anarchia. a partire dalle ambigue (poi spiegate) identità sessuali dei due protagonisti, dimessa celebrazione del Diverso come Normale, personaggi che più borderline non si può calati in quell’universo (quel lavoro, quella provincia, quel senso di frustrazione) a noi così vicino. dall’altra parte ci sono le tortuose vie del capitalismo dalla mano invisibile eppure onnipresente: impossibile da rintracciare, impossibile da processare, sfuggevole come l’aria; quand’è così non resta che prendersi qualche soddisfazione: iniziare la mattanza. ma anche insinuarsi sulla stessa traiettoria del Capitale è affare difficile: c’è da passare sulle rotte dell’immigrazione illegale, sui continui cambiamenti di nomi, trasferimenti di località… e non è cosa da poco. magari non sarà esattamente come lo si era immaginato, ma c’è la sicurezza di assaporare il dolce, prima dell’amaro.
a latere:chi era Louise Michel? Verlaine, suo contemporaneo, sintetizza con raffinatezza e lucidità lo spirito di questa figura:
o il timido; lei è la falce
nel grano maturo per il pane bianco
del Povero, e la santa Cecilia,
la Musa rauca e gracile
del Povero e l'angelo custode
a questo semplice, a quest'indocile.
Louise Michel è molto buona"
titolo originale: Louise-Michelun film di Gustave Kervern & Benoit Delépine2008