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Lounge in aeroporto: perché vale la pena acquistare l’ingresso se volate in Economy

Da Lilimadeleine

Turkish Airlines lounge

Le lounge in aeroporto sono luoghi fighissimi anche -anzi soprattutto – se non volate in Business Class.

Bella scoperta?

E’ meno banale di quanto possa sembrare.

Conosco molte persone, tra cui me stessa, che per lavoro o piacere prendono parecchi aerei, spesso facendo scali di ore e ore.

Che si fa in questi casi?

La scena tipica è la seguente: si ciondola in aeroporto, si orbita intorno al duty free spruzzando tutti i profumi su un unico braccio e provando ogni rossetto disponibile e si finisce a ordinare hamburger e patatine nel fast food di turno.

Potrebbe andarvi meglio se transitate in un aeroporto con ristorante stellato al proprio interno (trovate qui l’elenco).

Altrimenti prendete in considerazione l’idea di pagare l’accesso in una lounge aeroportuale, uno di quei paradisi nascosti dove si rintanano di solito i viaggiatori muniti di biglietto in Business Class o carte fedeltà con millemila punti (avete presente George Clooney nel film ‘Tra le nuvole‘?).

Qui sopra ho inserito la foto della lounge di Turkish Airlines all’aeroporto di Istanbul Ataturk, ma lo stesso discorso vale per le altre lounge in aeroporto.

Vi dà un’idea di quel che acquistate pagando l’accesso (solo se volate in Economy, altrimenti avrete l’accesso gratuito) in una lounge in aeroporto: ampi spazi di lusso, arredati da designer famosi e con una serie di servizi che spaziano dal wi-fi ai giornali gratis, dalle docce alla biblioteca alla spa. E ovviamente la ristorazione.

Lounge in aeroporto: perché vale la pena acquistare l’ingresso se volate in Economy

La domanda da farvi a questo punto non è più quanto costa entrare in una lounge in aeroporto ma che valore date al vostro tempo.

Vi faccio un altro esempio.

Andiamo a curiosare nella Lounge Star Alliance all’aeroporto di Los Angeles.

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C’è una terrazza all’aperto affacciata sulla pista nord con le colline di Hollywood sullo sfondo e, nell’ottica di dare ai passeggeri un’esperienza sensoriale,  tra un divanetto e l’altro trovate pareti d’acqua e pozzi fuoco.

Poi c’è la parte relativa al cibo: se pensate che mangiare in aeroporto significa per forza arrendersi a panini imbustati o al fast food di turno, siete lontani anni luce dal vero.

La tematica food stia diventando sempre più importante anche in settori laddove un tempo non veniva considerata, come appunto quella del viaggio.

Air France ha una lista dei vini di bordo studiata dal campione mondiale dei sommelier, l’italiano Paolo Basso, Londra Heathrow tempo fa aveva addirittura chiamato i giudici di Masterchef Uk per riguardare l’offerta food, Air Dolomiti ha ridisegnato il servizio di bordo oltre alle nuove divise per le hostess.

Persino Ryanair ogni tanto introduce nuovi menù di bordo (ok, lo fanno presentare a due hostess in bikini ma apprezziamo lo sforzo…).

Una delle frontiere su cui si gioca la partita tra compagnie di linea e vettori low cost riguarda proprio i servizi offerti ai passeggeri, tra cui le lounge in aeroporto. 

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[Credits: foto by Star Alliance]


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