Pagine: 384
Titolo originale: Once Bitte, Twice Shy
Lingua originale: Inglese
Editore: Newton Compton
Anno di pubblicazione 2010
Codice EAN: 9788854117754
Voto: 3/5
Ora però devo mettere da parte certi pensieri audaci e concentrarmi sul nostro compito: Vayl e io siamo sulle tracce di un pericoloso terrorista, il chirurgo plastico Mohammed Khad Abn-Assan, che sta tramando qualcosa di molto, molto grosso: un piano criminale che rischia di mettere in ginocchio il mondo intero. Dopo tante missioni impossibili, non mi sarei mai aspettata di incontrare un nemico così insidioso… Protagonista di questa nuova serie è Jaz Parks, un'agente della CIA specializzata in vampiri, che a causa di un avvenimento traumatico nella sua vita passata, è in grado in percepire la presenza di vampiri. Il migliore agente della CIA fa espressamente richiesta perché lavorino insieme. Lui è Vayl, un vampiro di 300 anni, attraente e super addestrato alla caccia alla sua specie. Si sviluppa una vicenda investigativa nel mondo del soprannaturale, con qualche accenno ad aspetti romantici. Incredibilmente non ci sono scene di sesso, ma solo tensioni sessuali che risultano talvolta divertenti e imbarazzanti. La protagonista è in stile Anita Blake (forse troppo!?) coraggiosa, ironica, e divertente. Vayl per il momento risulta un po’ insipido e privo del fascino vampiresco al quale siamo abituati ma, forse bisogna attendere gli sviluppi nei prossimi volumi. Il fattore interessante in questo primo libro introduttivo, sono gli approfondimenti psicologici legati al passato dei due personaggi che lasciano la curiosità di leggere un seguito delle loro vicende.Pecca del libro? L’ultimo capitolo è stata una delusione. Resto comunque in attesa del seguito.“Riuscii a non sussultare quando venne verso di me, tutto sorrisi e luccicanti occhi neri. Talvolta le cose sarebbero infinitamente più semplici se si potesse semplicemente tirare fuori la pistola e sparare al cattivo. Ragione numeto diciassette per cui Indiana Jones è il mio eroe.”“Tutto immobile là fuori. L’intero stato dev’essere a letto col mal di testa post sbronza.” E fu allora che mi resi conto che era passato un altro anno. Avrei dovuto formulare qualche buon proposito? Per esempio, essere più gentile con le signore anziane e con i gatti? Imprecare di meno? Imparare una lingua nuova? “Ci sono!” dissi rivolta al mio riflesso, mentre entravo in bagno per spogliarmi. “Il mio buon proposito sarà quello di imparare a imprecare in una lingua nuova. Imprecherei meno in inglese. Inoltre, imparerei una nuova lingua.”