“Love is in the hair” monologo di Laura Pozone

Creato il 16 dicembre 2014 da Temperamente

Love is in the Hair è il monologo di Laura Pozone in scena al Teatro della Cooperativa di Milano, (“uno di quei teatri piccoli, di sinistra, un po’ comunisti”), fino al 21 dicembre 2014.

Quante donne ci sono dentro Laura Pozone? Quante donne ci sono dentro ad ogni donna? Il numero, con esattezza, è difficile stabilirlo; di sicuro, in scena per Love is in the hair, ce ne sono sei – anzi cinque+una, perché i personaggi di questo monologo a più voci sono tutte donne tranne una, Sergio, il parrucchiere gay. È così che sul palco la Pozone passa da un personaggio all’altro, riuscendo perfettamente a simulare queste donne sull’orlo di una crisi di nervi che si trovano rinchiuse per un incidente (o per volontà del genius loci, come insinua una di loro) nel locale dell’hair stylist di quartiere per tutta la notte.
Le ore passano e, sebbene talvolta andare dal parrucchiere possa diventare un’attività che si estende a quasi l’intera giornata, le signore restano bloccate in una convivenza forzata. E visto che il tempo passa, si dedicano a ciò in cui la donna sembra eccellere: fare chiacchiere. Così facendo, da una chiacchiera all’altra, ecco che si passa dal faceto al serio, senza tralasciare ovviamente segreti e  pettegolezzi.

La comicità scoppiettante del testo rende il monologo divertente e godibilissimo, mentre nelle protagoniste si riconoscono quegli stereotipi dell’universo femminile che tutti abbiamo incrociato almeno una volta nella vita.

Poi mi sono messa a studiarli e ne è nato un ritratto di tutti noi, delle nostre abitudini, dei nostri pregiudizi. Non voglio puntare il dito contro nessuno, ma far ridere dei nostri difetti con una buona dose di ironia e autoironia. Interpreterò i vari personaggi giocando con dialetti, posture e caratteri sottolineando il gioco scenico con l’estrema nudità dello spazio. (note di regia)

E qui è lo scatto in avanti fatto dalla Pozone, che riempe quelle caricature con la sua brillante vis attoriale, gigioneggiando senza esagerare. Strizza l’occhio al pubblico di tanto in tanto e condisce il tutto con un tocco di sensibilità – tutta femminile.

Quasi un’ora e mezza che vola con la sua leggerezza e rasserena con il suo messaggio, che, tutto sommato, è allegro e positivo.


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