Love of learning: gioia di imparare

Da Rossellagrenci

 

Insegnanti, mamme, pronti per condividere le vostre esperienze per fare amare l’apprendimento ai ragazzi? La “Proffa” del blog Mens Sana ha dato il via all’iniziativa Love of Learning, un appuntamento attraverso cui condividere un’idea, un suggerimento, una riflessione su come far vivere o riscoprire la gioia di imparare.

Come partecipare?
Scrivete un post (o rispolveratene uno a cui tenete), condividete un link utile, contribuite con la vostra riflessione, raccontate un’esperienza, non necessariamente edificante (anche una difficoltà va bene). Ogni 20 giorni circa la Proffa proporrà un argomento…

Poi lasciate il link nell’apposito spazio e scrivete un breve occhiello in un commento. Se volete, ricopiate il pulsante quadrato nel vostro post o nel vostro blog.

Questo è quello che ha scritto nel suo primo articolo dedcato all’argomento:

Abbandona il libro di testo, vivi la lezione!


Non si suggerisce di buttarlo via, ma di metterlo da parte. Leggere, scrivere e far di conto sono le basi necessarie per il sapere. Se sai leggere puoi andare dovunque e imparare qualsiasi cosa. Se sai scrivere puoi creare e condividere i tuoi pensieri e le tue idee. Se conosci la matematica non solo sarai preparato per gli aspetti pratici della tua vita, ma potrai anche apprendere i metodi e le tecniche per risolvere i problemi. Sfortunatamente tutti e tre questi elementi appaiono tediosi se vengono percepiti come regole su regole. Ogni passo in genere deve essere raggiunto e assimilato prima di poter passare al successivo. Affaticano molto la mente e vengono insegnati solo tramite libri e accompagnati da continue esercitazioni. Ma i bambini, almeno fino al termine della scuola media, hanno bisogno di esplorare, assaggiare, toccare, creare e… essere. Il metodo basato sullo studio del testo tende a essere ripetuto anche per le scienze, la storia o la geografia. Del resto, nel momento i cui per ore le menti dei ragazzi sono state assorbite dall’apprendimento di queste discipline, non c’è da meravigliarsi che si perda l’interesse per le altre, l’arte, la musica…
La soluzione? Vivere la lezione! Trovare un “living book” e usare quello. Il “living book” è quello che ti porta dentro o ti coinvolge nella storia. State studiando gli Antichi Greci? Utilizzate un libro come Una giornata nell’antica Grecia, cucinate un pasto greco o recatevi in un ristorante greco, parlate delle abitudini alimentari di questa regione, trovate un’attività per riprodurre un vaso greco, realizzate un mosaico con frammenti di ceramica. Cercate immagini dell’arte greca. Per le scienze riproducete un esperimento di Archimede, per esempio quello della leva. Per l’igiene leggete di Ippocrate e discutete dei principi del suo giuramento.
I libri di testo possono essere la base da cui partire, ma per lanciarsi oltre!
E per chi frequenta le scuole superiori? Possono questi studenti imparare con le mani in pasta (in modalità hands-on) o in modo laboratoriale? Puoi scommetterci! Possono realizzare dei progetti più approfonditi, per esempio.
Comunque i ragazzi non troveranno più noioso il libro perché vi ritorneranno volentieri per conoscere ciò che hanno sperimentato, sfogliandolo, soffermandosi, ma la sostanza della lezione sarà assorbita in modo più duraturo se proviene dal tuffarsi nella vera lezione vivente.
(autrice: Amy Pak)