Che fine ha fatto? L'attenzione dei media nel giro di qualche ora, si concentra su Nick e sulla possibilità che quel ragazzo così carino e dalla faccia pulita in realtà possa essere un mostro ...
Ma tranquilli, anche sembra che vi abbia già raccontato abbastanza della trama in realtà sono solo i primi minuti di questa pellicola che, con mia grandissima sorpresa, mi ha tenuta con il fiato sospeso dal primo all'ultimo minuto ... nonostante la durata!
Gone Girl è un film che divide, alcuni lo ritengono assolutamente sopravvalutato, altri un capolavoro. Secondo la mia modesta opinione è un film che si piazza a metà strada: Ben Affleck non è un grande attore, non lo è mai stato, ma paradossalmente mi è sembrato perfetto per la parte, la durata (come dicevo prima) è eccessiva, ma è anche vero che i minuti scorrono senza che lo spettatore se ne renda conto e Rosamund Pike è semplicemente perfetta in ogni scena.
In questo film si parla dei media, della manipolazione dell'opinione pubblica, della morbosità con cui certe persone si attaccano a tematiche tanto delicate (una cosa che davvero non riesco a comprendere) della voglia di apparire, della superficialità e della solitudine; ma anche di matrimonio, di che ruolo giocano gli altri nella storia tra due persone, di come si cambia per adeguarsi all'altro, di quanto sia difficile ammettere che in fin dei conti in ogni relazione esista una parte di finzione ... che poi è senz'altro la scelta più facile, ma anche la più disperata.
Insomma, Gone Girl è un film cupo, in grado di trasformarsi da thriller psicologico a qualcosa di più complesso e profondo, non esente da incongruenze e difetti, ma che affascina e appassiona nonostante tutto. Anche se a trionfare sono l'apparenza e la finzione.