Lovers Corner’s # 15
il romanticismo a portata di borsetta!
Il nome Mary Balogh è garanzia di qualità. Fin dai tempi di Signora del suo cuore (More Than a Mistress) questa scrittrice gallese dalla prosa semplice ma delicata ha saputo conquistare i cuori delle lettrici di tutto il mondo, diventando una vera e propria colonna portante del genere Romance.
Non allungheremo molto questa introduzione stavolta, perché, scrivendo e scrivendo, io e Simona ci siamo ritrovate a versare fiumi di inchiostro (virtuale) senza neppure accorgercene!
Bando ad ogni timidezza quindi. Godetevi questo scambio di opinioni, un po’ più lungo del solito, così come c’è lo siamo godute noi e sentitevi liberi di farci sapere anche la vostra di opinione, se ne avrete voglia. A Lovers Corner’s siamo delle gran chiacchierone!
Mary Balogh
Scrittrice di successo e vincintrice di numerosi premi letterari, Mary Balogh è cresciuta nel Galles, terra di mare e montagne, ballate e leggende. Trasferitasi in Canada per insegnare, vi ha conosciuto l’eroe romantico della sua vita, il marito Robert, ma anche la vocazione alla scrittura, in cui dà sfogo alla propria vivida immaginazione. Ha venduto milioni di copie di romanzi storici, sempre caratterizzati da un lieto fine nel quale si celebra la forza dell’amore.
Serie Huxtable
1 – Prima, le Nozze (Mondadori – Emozioni, 13) First Comes Marriage;
2 – Poi, la Seduzione (Mondadori – I Romanzi, 914) The Comes Seduction;
3 – Infine, l’Amore (Mondadori – I Romanzi, 937) At Last Comes Love;
4 – Come un Angelo (Mondadori – I Romanzi, 952) Seducing an Angel;
5 – D’Amore come d’Accordo (Mondadori – I Romanzi, 965) A Secret Affair.
1- Prima, le Nozze
Molta agitazione percorre il piccolo villaggio di Throckbridge. È cosa del tutto inattesa e sorprendente che Elliott Wallace, carismatico visconte di Lyngate, abbia scelto proprio lì la sua futura sposa, nella persona della sorella di Vanessa Huxtable, giovane vedova. Cosa ancora più sorprendente è la decisione di Vanessa: per salvare la sorella da un matrimonio di convenienza con uno sconosciuto, sarà invece lei stessa a sposare il visconte. E se l’austero Elliott non immagina quanto può essere passionale una donna, Vanessa non ha ancora conosciuto il brivido di un bacio infuocato.
2- Poi, la Seduzione
Jasper Finley, barone di Montford, con le donne non ha mai fallito. Almeno fino a quando non si imbatte in Katherine Huxtable. Fin troppo sicuro di poterla sedurre, Jasper deve presto ricredersi. Non solo viene respinto senza mezzi termini, ma è anche costretto a starla a sentire mentre, con parole di fuoco, demolisce il suo stile di vita e i suoi comportamenti. Insomma, una sconfitta bruciante. Ma tre anni dopo, incontrandola di nuovo a Londra, Jasper si rende conto che la sensuale Katherine lo ha davvero stregato. E questa volta non può concedersi alcun errore…
3- Infine, l’Amore
Solo la disperazione ha riportato a casa Duncan Pennethorne, famigerato conte di Sheringford, suo malgrado famoso per uno scandalo talmente memorabile da sconvolgere anche l’annoiata buona società inglese. Costretto a sposarsi entro quindici giorni, pena l’esclusione dai beni di famiglia, Duncan trova in Margaret Huxtable la candidata ideale: una menzogna sul suo passato, infatti, impedisce alla ragazza di rifiutare la proposta di questo affascinante gentiluomo. E quando Margaret scopre chi è veramente suo marito è troppo tardi, ma non abbastanza per chiedergli di conquistarla…
4- Come un Angelo
Senza un penny e vittima dei pettegolezzi che la vogliono coinvolta nella morte dell’ex marito, Cassandra Belmont è disperata. Chi potrebbe mai volerla ancora in moglie? Perciò decide di trovarsi un amante, che naturalmente dovrà essere molto ricco. Per fortuna l’affascinante Stephen Huxtable, conte di Merton, è tra i pochi a non credere alle voci che circolano, e per Cassandra si rivela fin troppo facile farlo innamorare. Quello che non aveva considerato è che Stephen potesse sorprenderla chiedendole ben di più.
5- D’Amore come d’Accordo
Passato il canonico anno di lutto per la morte del marito, Hannah Reid, duchessa di Dunbarton, decide che è arrivato il momento di scegliersi un amante. Affascinante e misterioso, Constantine Huxtable è l’uomo su cui ha messo gli occhi per la stagione mondana alle porte: con l’esperienza amorosa che gli è riconosciuta, è davvero il candidato ideale per una breve relazione senza impegno. Sebbene Constantine non sia abituato a essere scelto, l’enigmatica bellezza di Hannah lo intriga, e ancor più la passione che presto divampa tra loro. Peraltro, nessuno dei due aveva messo in conto di potersi innamorare…
Considerazioni e… spunti di riflessione
di Simog55 e Cerridwen
Cerridwen: È difficile che un romanzo firmato Mary Balogh deluda. Può non convincere del tutto, può persino a tratti annoiare ma è difficile, molto difficile che, una volta finito, ci si penta davvero di averlo acquistato. Non tutti i suoi romanzi hanno guadagnato un posto nel mio personale scaffale dei DIK, lo ammetto. Il Duca di Ghiaccio (sesto volume della saga dedicata gli indimenticabili fratelli Bedwyn) mi ha conquistata ed è tutt’ora una delle mie riletture più frequenti, ma confesso anche che altri romanzi di questa regina del Regency Romance non sono neppure arrivati a sfiorare tanta perfezione. Eppure, li conservo ancora. C’è sempre qualcosa che mi spinge a conservarli e, col tempo, ho imparato a riconoscere questo qualcosa nell’inconfondibile stile della Balogh. Uno stile limpido, caratterizzato da un miscuglio di eleganza e semplicità al quale non è tuttavia estranea una punta di sottile ironia. La saga degli Huxtable, dal mio punto di vista, è un ottimo esempio di come la produzione di questa scrittrice, indubbiamente di grande talento, possa raggiungere picchi di bravura alternati ad altri di mediocre interesse.
Simog55: Quello che mi colpisce di più di questa scrittrice è la sua capacità di “scandagliare” in profondità l’animo umano con un pudore, un’attenzione anche, direi, ai minimi sospiri di un cuore che palpita in preda alle emozioni. È questo che caratterizza questa serie, come tutte le altre che la Balogh ha scritto: il senso di intimità che si viene a creare tra noi ed i protagonisti che impariamo a conoscere attraverso le sue parole. Come non rimanere ammaliati da questa famiglia semplice e povera, ma dignitosa, che si ritrova all’improvviso con un titolo e delle risorse inaspettate? Partecipare al loro stupore, alla loro gioia per tutte le difficoltà che diventano un ricordo e, nello stesso tempo, vedere che per queste persone certi valori non sono “negoziabili”, l’amore e la famiglia verranno sempre al primo posto nel loro cuore… come non rimanere conquistati?
Cerridwen: I cinque romanzi che compongono questa saga familiare non sono tutti allo stesso livello: a mio parere, Infine l’Amore (la storia di Meg) insieme a Prima le Nozze (la storia di Vanessa) sono ben al di sopra di Poi la Seduzione (la storia di Katherine), così come quest’ultimo risulta certo più convincente di Come un angelo (la storia di Stephen) e, in parte, persino di D’amore come d’Accordo (la storia di Constantine). Prima le Nozze risente forse un po’ troppo del carattere introduttivo in genere affidato al primo volume di una serie, eppure, grazie ad una protagonista per la quale non è difficile provare simpatia unita alla sua interazione con un eroe che ha molto del ben noto Wulfric Bedwyn ma con un tocco di umanità in più, riesce a risollevarsi con dignità. Vanessa è una donna allegra e gioiosa che, passo dopo passo, riesce scuotere il cuore di un uomo freddo e indisponente come il visconte di Lyngate: i loro battibecchi strappano più di un sorriso mentre, per quanto riguarda l’aspetto passionale del romanzo, per una volta è impossibile lamentarsi. Inoltre è pieno di riferimenti, ben congegnati, all’intramontabile Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen, che conferiscono al romanzo un indubbio valore aggiuntivo. La sorella Huxtable che però ho apprezzato di più è di sicuro Meg: una donna capace di sfidare i propri limiti, coraggiosa e volitiva come poche.
Cerridwen: Come hai notato giustamente all’inizio, Mary Balogh è una maestra nello scandagliare le profondità dell’animo umano e il personaggio di Duncan, all’apparenza un uomo da disprezzare, una sorta di antieroe, ne è un perfetto esempio. Procedendo per gradi l’autrice ci guida attraverso la psicologia di un personaggio complesso, sfaccettato che, grazie alla fiducia di una donna, riesce a liberarsi dalla catene del passato. Ho trovato altrettanto interessante la figura di Jasper in Poi la Seduzione, figura che spicca ancora di più perché accostata a quella, al contrario piuttosto scialba, dell’eroina. Il personaggio di Katherine è bidimensionale e piuttosto noioso: la classica fanciulla virtuosa e dai modi cortesi, niente di nuovo dal fronte quindi. Jasper, invece, incarna una particolare categoria di eroe romance che, personalmente, non posso fare a meno di elogiare: quella dello scoundrel. Jasper è una canaglia dal sorriso sornione, un mascalzone cinico e irriverente avvolto da un’intrigante aurea di pericolo e sensualità. Il tipo d’uomo per il quale la vita è solo una scommessa. Ed infatti è proprio una scommessa il motore propulsore della storia. In questo romanzo la Balogh è brava quasi in modo incredibile nel descrivere quella tensione erotica che si viene a creare quando un uomo e una donna scoprono di desiderarsi a vicenda ma né l’uno né l’altro intendere cedere per primo.
Simog55: Confesso che avevo tantissime aspettative anche per un personaggio che, fin dall’inizio, mi aveva letteralmente affascinata: Constantine. La Balogh, molto sapientemente, di libro in libro ha saputo far crescere in modo esponenziale le aspettative che riguardano quest’uomo che si è mostrato sempre molto misterioso. Bello e tenebroso, come dice nel libro alla sua amante, è come un fiore con tanti petali, ogni petalo tolto è una verità che viene alla luce, una sfaccettatura nascosta che si scopre, una maschera che cade. Nel libro dedicato a lui, D’amore come d’accordo, si narra l’incontro di due persone che, partendo da un’attrazione fisica, imparano a conoscersi e a non fermarsi alle apparenze, scoprendosi piano piano fino ad accettare la verità di una realtà ormai certa: l’amore li ha conquistati e cambiati. Nulla potrà più essere uguale a prima. L’amore è sempre una forza primordiale che ci trasforma.
Cerridwen: Anch’io avevo altissime aspettative sia per quanto riguarda il libro dedicato a Constantine, D’amore come d’Accordo, sia per quanto riguarda quello dedicato a Stephen Huxtable, Come un Angelo. Sono costretta ad ammettere che il secondo, pur essendomi piaciuto, mi ha lasciata in parte insoddisfatta. Il personaggio del conte di Merton non è stato sfruttato a dovere: Stephen è un eroe con la E maiuscola, un cavaliere senza macchia e senza paura, un giovane uomo che non possiede solo l’aspetto di un angelo ma ne ha anche l’animo. Purtroppo questa volta Mary Balogh non ha approfondito abbastanza il carattere del personaggio, e ha nascosto più che rivelato quella ferrea forza di volontà che in teoria avrebbe dovuto accompagnare il candore del conte. Credo sia il rischio che si corra nel creare un eroe che ha poco del furfante e molto del bravo ragazzo. Cassandra, d’altro canto, risulta piuttosto antipatica ed entrambi i personaggi funzionano al meglio delle loro possibilità soltanto quando interagiscono fra loro.
D’amore come d’Accordo meriterebbe un articolo a parte, dal momento che gli spunti di riflessione in proposito si sprecano. Constantine, all’inizio della serie, è un personaggio ambiguo. Sappiamo che il titolo di conte di Merton gli è sfuggito per un crudele scherzo del destino e sappiamo anche che qualcosa ha profondamente minato il suo rapporto con Elliott, il visconte di Lyngate e marito di Vanessa. È un uomo tormentato e molto misterioso. Anche Hannah è una figura a suo modo interessante: una donna controllata, intelligente e perspicace ma anche terribilmente sola. Le premesse erano ottime, tanto più che quella di Constantine è una storia che i fan della Balogh hanno atteso a lungo. Eppure, nonostante un parte iniziale bella e sensuale, il romanzo non riesce a conquistare più di quattro stelline. Penso che la ragione sia da ricercare nell’evoluzione del personaggio di Constantine: non si è dato abbastanza spazio, per così dire, al suo “lato oscuro”. La storia è intensa ma ad un certo punto, verso le ultime pagine, perde in pathos e naturalezza.
Nonostante gli alti e bassi, quella degli Huxtable è tuttavia una serie che merita di essere ricordata, non solo perché ricca di momenti tanto romantici da strappare persino qualche lacrimuccia (impossibile dimenticare alcune scene di Prima le Nozze e Poi, la Seduzione, leggere per credere) ma anche e soprattutto perché scritta con classe e indubitabile bravura.
Giudizio Complessivo