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Lovers Corner’s # 34 – La figlia del matematico di Laura Kinsale

Creato il 07 aprile 2015 da Nasreen @SognandoLeggend

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Lovers Corner’s # 34
Il romanticismo a portata di borsetta

La figlia del matematico di Laura Kinsale

 

Lovers Corner’s è l’angolino di Sognando Leggendo che si propone di sottoporre alle lettrici più romantiche le storie d’amore ‘tascabili’ da portarsi dietro in qualsiasi momento. Tascabili, sì, ma solo nel formato, perché qualche volta le storie che troviamo e leggiamo per voi ci lasciano un bagaglio emotivo così vario e complesso che, al contrario, potremmo definire imponente. La figlia del Matematico è una storia così drammatica, intensa e totalizzante che non può lasciare indifferenti… sia io che Simo unanimemente abbiamo accordato a questo piccolo gioiello un valore che ha superato ampiamente le nostre aspettative.

 

La figlia del matematico
Titolo: La figlia del matematico
Autore: Laura Kinsale (Traduttrici: V. Cardano, R. Curti)
Serie: //
Edito da: Mondadori (I Romanzi Oro n° 147)
Pagine: 402 p.

Trama: Maddy Timms è una giovane riservata che dedica le sue giornate alle opere pie e ad aiutare il padre, insigne studioso di matematica. Christian Langland, duca di Jervaulx, è un dongiovanni e geniale scienziato amico del vecchio Timms. Potrà mai nascere l’amore tra due persone così diverse? Eppure, quando Maddy viene a sapere che Christian è morto in duello, viene colta da un dolore lancinante, inaspettato. Trasferitasi in campagna presso un cugino che dirige un manicomio, fra i ricoverati trova proprio Christian, fatto rinchiudere dalla famiglia. Ora tocca a Maddy, l’unica che sembra credere nella sua sanità, aiutarlo a dimostrare di non essere un pazzo. E scoprire con un brivido un modo nuovo, più pieno, di essere donna.

Premi e riconoscimenti della critica:

All About Romance DIK (Desert Isle Keeper)

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BottaeRisposta
di Simog55RoRò

RoRò: Mia cara Simo, ti dico solo che dopo aver girato l’ultima pagina ho pensato: “Lo ricomincio da capo”. Sentivo di aver appena lasciato qualcosa di veramente grande, così profondo e sconvolgente da lasciarmi in uno stato di nostalgica malinconia, come se avessi perso qualcosa, disorientata da tutte le emozioni che questa storia con i suoi meravigliosi protagonisti, Maddy e Christian, ha saputo mettere in scena. Quello che è capitato al protagonista maschile in un’

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epoca in cui si sapeva così poco del cervello, le sue malattie e le gravissime conseguenze che possono provocare nel corpo e nella mente di un essere umano, è il peggiore degli incubi. Immagina che cosa deve significare per un uomo bello, ricco, prestante e potente ritrovarsi, dall’oggi al domani, prigioniero del proprio corpo; incapace di intendere gli altri e farsi capire da loro, impossibilitato a esprimersi o nel compiere il più semplice dei gesti, come quello di allacciarsi un bottone. Ma soprattutto essere considerato da tutti, proprio per queste sue difficoltà, un demente e, a causa di ciò, rinchiuso ingiustamente in un manicomio.
Un vero inferno.

 Simog55: In effetti poche volte si leggono romanzi con i quali si crea un collegamento empatico a questo livello! Dare del “romanzetto rosa” ad un capolavoro della narrativa come questo è come minimo riduttivo, per una volta mi sento addirittura di consigliarlo anche ad un pubblico maschile amante di una trama drammatica ed avvincente, con dei risvolti romantici questo è chiaro, ma la vita vera non è anche questo?

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Fin dalle prime pagine sono rimasta incantata dalla bravura di questa scrittrice nel rendere chiarissimo anche per noi il grandissimo handicap di Christian; dai pochi accenni fatti credo di poter affermare che sia stato vittima di un ictus celebrale che ha lasciato uno strascico nella sua capacità di interagire con il mondo esterno. Drammatica e surreale la situazione nella quale si trova… sente ma non capisce, balbetta “mozziconi” di parole sconnesse che nessuno è in grado di interpretare meno una persona che sembra un angelo del cielo: Maddy. Dire che stava in un inferno è proprio il minimo…

RoRò: Esattamente. Specie dal momento che sin dall’inizio conosceremo il Duca — Christian — c

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ome un libertino, un dissoluto licenzioso, dedito ai piaceri terreni e alle gioie della sensualità ma, di contro, anche come un uomo brillante, uno studioso dalla mente illuminata e istrionica, un genio della matematica e della geometria, che si sollazza nel risolvere enigmi algebrici e nel dimostrare teorie pionieristiche. Sfido chiunque ad accettare l’ingrato destino che la sorte gli ha riservato. Una connessione empatica con il suo personaggio è quasi immediata perché troppo forte è la situazione che egli sta vivendo, e la Kinsale si dimostra assolutamente magistrale nel descrivere il modo in cui la malattia lo affligge; al lettore non resta che soccombere alla sua maestria e rimanere impigliato nelle maglie di una trama intessuta con tanta delicatezza e sensibilità. Una storia davvero particolare, diversa dai soliti canoni, che colpisce immediatamente e cattura l’attenzione, resa ancora più singolare dalla scelta di affiancare a un protagonista già così ‘ingombrante’ un’eroina dal bagaglio culturale completamente inedito. Maddy, infatti, è una
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quacchera, una donna semplice e morigerata, profondamente convinta dei propri principi religiosi e orgogliosamente determinata a perseguirne gli insegnamenti. Un’accoppiata originale, tanto inconsueta quanto assolutamente perfetta, giacché il risultato finale sarà quello di scardinare completamente le convinzioni e i pregiudizi di entrambi e, non ultimi, anche quelli del lettore.

Simog55: Indubbiamente Maddy si trova davanti ad una scelta fondamentale che, ne ha la certezza, stravolgerà tutta la sua giovane vita “ordinata”. I sentimenti e l’istinto la spingono verso una direzione dove l’amore comanda, ma tutta una vita, scandita dalle regole religiose che hanno sempre permeato ogni aspetto ed ogni rapporto interpersonale, la porterebbero da tutt’altra parte… povera Maddy, lei così forte e decisa, in preda ad una crisi profondissima. Se la figura di Christian “giganteggia” per la drammaticità degli eventi e per carisma personale, sicuramente questa donna non è da meno per tempra morale, coraggio, spirito di iniziativa e capacità di amare. Due protagonisti indimenticabili che la scrittrice ci fa conoscere in modo approfondito quasi con tenerezza, svelandoci piano piano i loro animi feriti e turbati che trovano nell’amore il balsamo miracoloso che tutto guarisce e

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trasforma. Un inno alla vita ed alla speranza che travalica il racconto stesso.
Altro aspetto, assolutamente da non sottovalutare, è quello della suspense. Questo libro è, a tutti gli effetti, un bellissimo thriller con una trama piena di sorprese e colpi di scena che si rincorrono fino all’ultima pagina. Una storia che si colloca ai primi dell’800 ma che potrebbe benissimo avvenire anche ai giorni nostri, in un mondo, soprattutto quello finanziario, spietato e senza scrupoli.
Un libro da non perdere assolutamente.

 

 e in via del tutto eccezionale, ma assolutamente meritatissimo, il nostro voto finale è…
… rullo di tamburi…

Voto

di Simog55:    

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di RoRò:         
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Laura Kinsale
Laura Kinsale è autrice di moltissimi bestseller e vincitrice, nel 2005, del prestigioso premio RITA Award con “Shadowheart” nella categoria Long Historical Romance. Laura crede che un romanzo può essere di più, con  personaggi più affascinanti che mai e profondità più inaspettate. Emozioni per coinvolgere il vostro cuore e la vostra mente. Storie che ti tengono sveglio e parole che si ricorderanno per molto tempo dopo aver chiuso il libro. Ogni volta che i lettori elencano la loro “Desert Isle Keepers,” i libri senza i quali non si può vivere, i premiatissimi romanzi storici di Laura Kinsale sono sempre in cima alla lista.

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