Lsdi: come la cronaca nera cambia la società. Eppure nacque con scopi differenti

Creato il 23 ottobre 2012 da Antonellabeccaria

Fabio Dalmasso racconta su Lsdi di come la cronaca nera cambia la società. Partendo dal contenuto del libro Nera. Come la cronaca cambia i delitti firmato da Luca Steffenoni (San Paolo Edizioni), scrive:

L’indiscutibile legame tra costume sociale e cronaca nera ha fatto sì che ogni nuovo omicidio, ogni nuovo articolo su un fatto di sangue spostasse un po’ più avanti il comune senso del pudore, o meglio, del dolore che, secondo l’autore, “forse, oggigiorno, è arrivato al capolinea”. Ma ne siamo sicuri? O non è forse in atto una corsa a chi fa vedere e racconta di più? Sempre più particolari, sempre più “retroscena” e curiosità macabre, sempre più sulla notizia raccontata in modo morboso e voyeuristico. C’è da domandarsi fino a che punto possa spingersi questa sfrenata gara: fino a quando avremo l’omicidio in diretta, magari annunciato con un tam tam pubblicitario? Ma la cronaca nera non è sempre stata così.

E qui prosegue tracciando la storia della cronaca nera che parte dal Settecento, quando Henry Fielding iniziò a scrivere resoconti di processi e crimini per convincere la Camera dei lord britannica dell’importanza dei poliziotti di quartiere. A proposito invece di quanto avviene oggi, considera Steffenoni:

La cronaca nera ha, negli ultimi anni, subito così tante modifiche da risultare irriconoscibile. Basta pigiare su un qualsiasi tasto del telecomando per accorgersene. Tra esperti mescolati a uomini e donne dello spettacolo, politici che non sanno rinunciare alla visibilità mediatica, inquisiti che si scannano per un’inquadratura, avvocati che fanno la loro arringa in video, si è consolidato ormai un genere che mescola audacemente talk show e reality. È cambiata l’Italia e con essa i mezzi d’informazione, si è modificato il delitto e il modo di narrarlo


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