Lu serpe di Falerone (pv. di Fermo)

Creato il 20 gennaio 2011 da 19stefano55

Qualcuno potrà disquisire sulla provincia mini ma siccome c’è…valorizziamola. Falerone peraltro è un paese caratteristico a 432 metri sul livello del mare da cui dista 30 km. Nè ci sono le serpi anche se potrebbe essere un indicatore di grande rispetto ambientale…ma credo che su questo il turista soprassieda!!

E’ un dolce natalizio anzi per la precisione è per l’8 dicembre festa della Madonna. Eh si la Madonna che schiaccia il serpente, immagine molto presente nei quadri sia dentro che fuori le chiese. Che ci dice la storia? Che ha una tradizione di più di 400 anni e lo elaboravano le Monache Clarisse, ordine francescano e di clausura e di tempo ne avevano.

Le Suore nel 1610 si stabilirono a Falerone perchè un ricco signorotto donò loro una ricca abitazione trasformata in monastero. Chissà se lo scorso anno hanno festeggiato l’anniversario.

Ma insomma com’è questo dolce? E’ ricoperto di glassa e cioccolato, ha una particolare forma a serpente che cela un dolce  ripieno di mandorle, pinoli e cacao. Diametro di 20- 25 cm. Gli ingredienti (poi ci saranno sicure variazioni) :

  • 1kg di mandorle
  • 600 gr di zucchero
  • 5 bianchi di uovo
  • 2 tuorli d’uovo
  • essenze di limone e vaniglia e cacao in polvere

Per fare gli occhi..del serpente si usano due ciliegine rosse e la lingua (per chi la fa!) una mandorla sbucciata.

Il comune di Falerone ha sposato le De. Co. (Denominazioni Comunali ) e lu Serpe , insieme ad una varietà di olio (il Piantone) ne fanno parte. Sono tutele molto semplici, ideate da Veronelli ed ora continuate da Paolo Massobrio, enogastronomo fra i più apprezzati che ha fondato pure il club “Papillon” http://www.denominazionicomunali.it. Sono i sindaci, le amministrazioni comunali che autocertificano la tradizione locale. Poco? Dipende dalla serietà e da quanto ci vogliono investire…poi saranno i visitatori a verificare se è solo sulla carta.

Per sapere come prepararlo clicca qui e conoscerai pure i vari artigiani che a Falerone ancora producono la “Serpe”.