Tramonto da That Chomsi
La nostra prima tappa in Laos è giunta al termine. Domani mattina presto un VIP bus ci condurrà per le strade tortuose del Laos dall’antica capitale di questo paese fino al suo centro geografico, Vang Vien.
I quattro dell’Ave Maria
Avremmo potuto vedere e fare di più ma ci siamo lasciati trasportare dal ritmo sonnecchiante di questa cittadina coloniale.
Pum, 14 anni, studia chimica e fisica perché da grande vuole fare lo scienziato
È gennaio, l’inverno da queste parti è mite, molto, ma l’escursione termica fra giorno e notte, e anche fra sole e ombra, è comunque notevole. Complice l’aria frizzante e il profumo del fumo dei bracieri, in più di un’occasione abbiamo avuto l’impressione di trovarci in un paesino di montagna sulle Dolomiti, con le palme al posto dei pini e il riso al posto dei canederli.
Panorama sul punto d’unione fra il fiume Nan Kham e il Mekong
La giornata qui inizia prima del sorgere del sole quando i monaci escono dai templi per andare a raccogliere le offerte. L’emozione più grande è vedere file di fotografi a caccia dello scatto perfetto che catturi l’essenza di questa secolare tradizione buddista. Centinaia di monaci di tutte le età sfilano in processione raccogliendo manciate di riso e poco di più. Abbiate rispetto: non siate invadenti con flash e scatti ravvicinati e non mettetevi sul tragitto percorso ogni mattina da questi uomini dal saio arancione.
Guovani studenti a Luang Prabang
Qui è poi la natura ad essere la protagonista: le pareti rocciose delle montagne, il Mekong, le cascate. Andare in bicicletta o concedersi lunghe passeggiate è il modo migliore per vedere questa zona del Laos. Noi abbiamo camminato a piedi in sentieri scoscesi e ci siamo rifocillati tuffandoci nelle gelide acque delle Cascate Kuangsi.
Cascate Kuangsi
L’influsso dei francesi è ancora presente in questa che fu fulcro della vita dell’Indocina…il caffè è profumatissimo e tutt’intorno Luang Prabang la gente coltiva orti ricchi d’insalata e verdure più tipiche della cucina europea che di quella asiatica.
Ci sono infine i bambini! La prole è dono e speranza per il futuro. Un futuro che vogliono costruirsi con la cultura. Un sorriso, una chiacchiera e la giornata volge al termine.
Grazie Luang Prabang, arrivederci a presto!
Incredibile che per uno spettacolo come certi tramonti non facciano pagare il biglietto, no?
Andrea in Thailandia
Tags: laos, luang Prabang,
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