Condannato dal Tribunale di Napoli a un anno di reclusione (con pena sospesa) per abusi edilizi commessi sull’isola di Capri.
Assolto invece dall’accusa di reato ambientale.
A quanto sostiene il suo legale, il Presidente della Ferrari all’epoca dei fatti era talmente assorbito dai suoi impegni di lavoro da non aver avuto la possibilità di seguire in prima persona le attività edilizie presso la sua Villa Caprile di Anacapri, e per ciò ritiene la pena eccessiva…
Questa evidentemente può essere una giustificazione plausibile, ma se ognuno di noi facesse altrettanto?
La legge, è noto, non ammette ignoranza per noi come per lui.
nanni