Allegato alla ‘zine Loser Times, buon esempio di come – incuranti delle comodità connesse all’avvento dell’era tecnologica – ci siano ancora agitatori armati di carta e fotocopiatrice, Che L’Inse? vuole essere un compendio di ciò che una volta si definiva con orgoglio hardcore punk: brani veloci e ricchi di energia, cantato in italiano con un occhio sempre puntato sulla società e le sue storture, necessità di veicolare le proprie idee e di condividerle (da cui l’assoluto imperativo “no copyright”), uso discreto di melodia e totale sprezzo di qualsiasi contaminazione metal. In breve, tutto ciò che farà la gioia di ogni strenuo difensore di una scelta di campo oggi più che mai controcorrente e, a tratti, persino controproducente. Al di là del trovarsi di fronte a un lavoro ben registrato e dalla scrittura solida, ricco di dinamiche e di ingredienti atti a renderne piacevole l’ascolto, le due cose che si notano subito sono proprio l’attitudine e la passione profusa a piene mani da una band nata sin dal (scusate la franchezza, brutto) nome come tributo all’amicizia e alla voglia di unirsi per cambiare, fosse anche nel piccolo, il proprio destino. Il resto è puro hardcore dalla forte impronta punk, di quello solido come si comanda e ricco di riferimenti alla vecchia scuola italiana e non solo, con gli stacchi al punto giusto e le parole che si imprimono in mente sin dal primo ascolto, con la voce rotta dall’emozione e le chitarre che grattugiano a dovere, ogni tanto si sbanda un po’ troppo verso la componente più prettamente punk, ma questa è anche una faccenda di gusti e propensioni personali. Per il resto si tratta di una bella festa cui sarebbe un peccato non partecipare. Pro e contro inclusi, questo è ciò che si può definire hardcore senza tema di pisciare fuori dal vaso.
Tracklist
01. Intro
02. Bifolchi
03. Vetrine
04. Lezioni Di Democrazia
05. Giudicati Dalla Storia
06. La Bestia Dentro
07. Un Volto Fra Molti
08. La Non-Cultura Del Tanto
09. Almeno Non Qua (Vetrine II)
10. Outro