Luca Signorelli a Perugia

Creato il 01 agosto 2012 da Artenellavita

Il disegno visionario di un grande affrescatore

Tondo degli Uffizi, 1485-88. Dal sito web della mostra


La mostra di Luca Signorelli in corso a Perugia offre l'occasione per ammirare 66 opere del celebre e discusso pittore, tra i più grandi affrescatori del Rinascimento italiano. L'esposizione, curata da Fabio De Chirico, Vittoria Garibaldi, Tom Henry e Francesco Federico Mancini,  ne percorre la storia a partire dalle tre tavole provenienti da Oxford, Venezia e Boston, che il celebre Berenson attribuì a Luca per creare un tramite tra la sua formazione nella bottega di Piero della Francesca e le prime opere note. 

Madonna Cini, 1460-70 (attrib.). Fondazione Cini, Venezia (da Wikimedia)


Tra quella e queste c'è la frequentazione dell'Accademia platonica fiorentina che però non lascia segni di ottimismo pagano nelle opere di Luca successive alla morte di Lorenzo il Magnifico. Le sue figure appaiono subito troppo umane, imperfette e in un certo senso inadeguate a ricoprire i ruoli assegnati loro... La fatica sembra aver scolpito i dorsi degli uomini, nervosi nella loro nudità e lontani dalla serena bellezza dei semidei pagani di altri grandi del suo tempo. 

Madonna Medici, 1489-90. Firenze, Galleria degli Uffizi (dal sito web della mostra)


I giudizi degli storici  sul valore artistico delle sue opere sono stati spesso antitetici. Noi stessi ci siamo trovati a dialogare o meglio discutere a proposito dell'angelo musicante del manifesto della mostra. Mentre accorda il liuto, sembra seduto sulla soglia del paradiso, all'ingresso, ancora troppo umano, in cerca della sintonia, non ancora trovata, con i cori angelici di cui scrive Dante Alighieri.

Pala di S.Onofrio, 1483-84. Perugia, Museo Capitolare della Cattedrale (dal sito web della mostra)


L'aristocrazia e il razionalismo superbo dei grandi contemporanei fiorentini non intaccano l'amore schietto per la vita e l'umanità nella sua imperfezione che sembra trattenere Luca sulla terra. Non a caso il suo capolavoro è lo straordinario affresco, con tanta umanità disarmata o sfacciata, della cappella di San Brizio ad Orvieto della quale si proiettano immagini stupefacenti in una saletta della Galleria Nazionale di Perugia. Qui la fantasia di Luca può volare senza i limiti di una pala e le possibilità dello spazio sono tutte da esplorare.

Dannati all'Inferno, 1499-1502. Orvieto, Cappella di S. Brizio (da Wikimedia Commons)

Pietà, 1502 ca. Orvieto, Cappella di S. Brizio (da Wikimedia Commons)


La mostra invita i visitatori a conoscere le tante diverse realizzazioni anche a Morra, Città di Castello e Orvieto. I curatori non hanno voluto esporre nessuna delle grandi pale del museo di Cortona perché è facilmente raggiungibile dal capoluogo umbro: il breve viaggio è largamente premiato se non altro dalla straordinaria pala del Cristo Morto con tutta l'evidenza tragica di un dolore infinito e senza rimedio o scampo.

Compianto (e predella), 1502. Cortona, Museo Diocesano (da Wikimedia Commons)


L'esposizione perugina ha pure il grande merito di essere allestita con materiali riciclabili e un' illuminazione perfetta e a bassissimo consumo. La necessità di oscurare le bifore è diventata vantaggio utilizzando allo scopo dei pannelli fotovoltaici.

Foto di Fabrizio Troccoli. Da Umbria 24


Luca Signorelli ha avuto, per la prima volta dal lontano 1953, lo spazio di una grande mostra, tributo alla sua indiscutibile grandezza e possibilità di riflettere ancora sul senso dell'opera originale di un maestro che fu sempre molto amato perché sempre parlò al cuore degli uomini.
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L'esposizione, a Palazzo dei Priori, resterà aperta fino al 26 agosto 2012. Ci permettiamo di auspicare una proroga nei mesi autunnali, anche se ci rendiamo conto delle difficoltà pratiche che comporterebbe.
Per informazioni: 
Collegamento al sito web della mostra


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