E.P. di 56 anni, durante la pausa di mezzogiorno, andava a pranzo a casa, senza timbrare il cartellino, sia all’uscita e sia al rientro al lavoro.
Le indagini, documentate con materiale fotografico e da verifiche da parte degli inquirenti del cartellino di timbratura, erano partite da una denuncia anonima, dove veniva segnalato che l’impiegato, sempre nelle giornate di martedì e giovedì, sistematicamente truffava l’Amministrazione comunale facendo sempre risultare un’ora e mezza in più di prestazione lavorativa e percependo i relativi buoni pasto.
L’Amministrazione comunale, dopo un’accurata valutazione dei fatti contestati all’impiegato, ha deciso di costituirsi parte civile nel processo per direttissima che si terrà domani mattina al Tribunale di Lucca.