Lucca Comics & Games dopo due settimane

Creato il 19 novembre 2011 da Queenseptienna @queenseptienna

A distanza di due settimane e dal racconto di KillerQueen, anche io voglio dare il mio punto di vista sull’esperienza che è stato il Lucca Comics & Games 2011 a prescindere da quello che è stato il vissuto personale già raccontato da Chill.

E’ quindi sulle note di Anyway you want it dei Journey (l’asfissiante colonna sonora del nostro viaggio XD) che parto a descrivere quanto mi aspettassi francamente di più da questo evento.

Io al Lucca Comics non ci ero mai stata e mi aspettavo una cosa ENORME, non meno di dieci padiglioni raggruppati e il Games infilato in un angolo in fondo alla città.

In quei padiglioni poi non ho visto assolutamente nulla che non fosse presente a ogni Comics (Torino o Milano per fare degli esempi banali). Certo, se cercate il numero 45 degli X-Men in versione originale imbustata è facile che lo troviate, ma di fronte a un sacco di stand tutti identici chi ha voglia soltanto di avvicinarsi?

Una cosa che mi ha lasciata un po’ perplessa è stato che in tutti gli stand si poteva entrare solo esibendo biglietto e braccialetto, mentre in uno solo questa pratica non era seguita: lo stand degli autopubblicati. Non si sa per quale ragione siano stati emarginati in un mezzo stand occupato per la maggior parte da Repubblica XL siano stati piazzati questi baldi giovanotti con opere veramente pregevoli che erano veramente filati poco dal pubblico.

Il Comics quindi è stato un filino deludente, ma c’era ancora il Japan Palace, dove invece si è riunito il meglio. Presente come sempre la Teke Edizioni che ha spadroneggiato con lo yaoi (da cui ho oculatamente speso tutti i miei ultimi soldi), gli stand dei vestiti goth/steampunk e dove è stato dato FINALMENTE ampio spazio agli espositori di materiale da disegno. Ho potuto spendere ulteriori soldi il materiale professionale che non avrei trovato da nessuna altra parte.

Al Games le cose si sono invece fatte più interessanti. A parte i soliti stand fantasy che vendevano orecchie da elfo (sì, le ho comprate, e allora?) e di videogiochi, ho potuto osservare una vera e propria esplosione di giochi di ruolo. La vendita di manuali e di nuove ambientazioni (come Mini Pirates, 20 euro con la copertina in pelle vera e illustrazione fatta al momento più autografo) spesso autoprodotte è letteralmente schizzata alle stelle. In nessun altro dei Comics ho potuto vedere così tanto smercio di manuali.

L’Asterion si è distinta con la diffusione di Sine Requie, con il quale lo staff ha ufficialmente una campagna in corso.

Allo stand della Wildboar hanno provato a vendermi il GdR di Alice nel paese della vaporità. Non dico altro, se non che mi è stato dato dell’integralista steampunk.

CONCLUSIONI: Mi aspettavo di più dal Comics, ma il Games ha ampiamente ripagato. In più ho mangiato il ramen, che volete da me? XD

Rameeeeeeeeen!


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