A quasi un anno dall'acquisto del marchio si va concludendo il ritorno alla denominazione Lucchese Libertas 1905. Va verso una conclusione positiva l'operazione tra l'associazioni di tifosi Lucca United e la società rossonera per l'accordo di comodato d'uso gratuito dello storico marchio e della denominazione Lucchese Libertas 1905 rilevati dall'associazione all'asta fallimentare la scorsa estate a seguito del secondo fallimento del club nel giro di pochi anni. L'operazione del comodato d'uso gratuito, sebbene si debbano ancora limare alcuni dettagli, restituirà lo storico marchio alla città grazie al grande lavoro svolto da tutti i membri di Lucca United che nonostante le difficoltà e l'amarezza per il grande passato del club, gettato via per problematiche economiche ma sempre negli occhi di tutti i suoi tifosi, mettono una nuova pietra per il rilancio della loro storia. La notizia arriva a pochi giorni di distanza da un altro celebre marchio, quello dell' Ancona(qui dettagli) tornato in vita grazie alla collaborazioni con i tifosi che sempre più si fanno estremi guardiani della storia e tradizione dei club(qui video dell'ultima assemblea).
Di seguito le parole di Stefano Galligani, presidente di Lucca United tratte dal sito tifolucchese.com
Lucca United: il sogno si sta realizzando
Il progetto messo insieme dalla cooperativa dei tifosi Lucca United ha dimostrato in questi due anni quanto sia importante per i tifosi della Lucchese la storia e le tradizioni calcistiche della nostra città. In questo particolare momento, dopo l’imminente ingresso di nuovi soci nell’FC Lucchese e la certezza che lo storico marchio di proprietà della cooperativa tornerà a rappresentare la nostra squadra del cuore, seppur in comodato d’uso, il significato di ciò che è stato realizzato dal Lucca United acquista un valore ancora più grande. Ed è per questo che abbiamo voluto intervistare il rappresentante di questa cooperativa dei tifosi, il presidente del Lucca United, Stefano Galligani, per cercare di far luce su questa pregevole iniziativa che permetterà il ritorno sulla scena nazionale della nostra amata Lucchese Libertas 1905.
Galligani come è nata questa bella iniziativa che ha permesso ai tifosi della Lucchese Libertas di tornare in possesso dello storico marchio rossonero?
Uno dei principi fondanti della nostra cooperativa e del nostro operato è quello di essere “ guardiani di una fede “ a tutela e salvaguardia della storia calcistica della Pantera. Erano in molti a chiederci di intervenire per l’acquisto del marchio ed appena se ne è presentata l’occasione non abbiamo avuto esitazioni. Mi preme ricordare che tale operazione è stata possibile grazie al contributo straordinario da parte di alcuni soci fondatori, senza la necessità di dover ricorrere al capitale fino ad allora raccolto. Questo va ricordato anche per sottolineare la grande passione che anima , da sempre, i soci fondatori di Lucca United.
Quali sono stati i momenti più difficili nella realizzazione del progetto?
Forse mantenere nascoste le nostre intenzioni, anche e soprattutto per evitare azioni di disturbo e rilanci da parte di qualche speculatore o “protagonista “ di turno. Persone che come ben sappiamo, a Lucca trovano asilo e terreno fertile. Ma il patto di segretezza che abbiamo stretto tra i componenti del Direttivo per non pregiudicare il buon esito dell’operazione non è mai venuto meno. A dimostrazione della compattezza e della serietà del nostro gruppo.
Come si sente oggi che l’FC Lucchese e il Lucca United pare abbiano trovato un accordo per il comodato d’uso dello storico marchio rossonero?
Aspetterei a sbilanciarmi in tal senso. Mettiamo prima nero su bianco. Sicuramente l’incontro che la nostra delegazione, guidata da Piero PACINI, ha avuto con il Signor Rosadini, ha permesso di far capire ai nuovi soci quanto la piazza tenga allo storico marchio e quanto sia importante che la Lucchese torni a chiamarsi tale. Questo è forse l’unico aspetto che fa da collante tra tutti i tifosi, dal più giovane al più anziano. I segnali finora pervenuti da parte dei nuovi soci sono comunque positivi in tal senso ed attendiamo di firmare ufficialmente l’accordo. Lucca United non si sente “padrona “ del marchio, bensì garante dello stesso. E forse fanno meno fatica a comprenderlo i nuovi soci che una parte di quelli “ vecchi “..
Lei che è anche il termometro della piazza, ci spiega in poche parole come è cambiato il tifo negli ultimi dieci anni e quali, secondo Lei, sono le ragioni di questo cambiamento?
A questa domanda preferisco non rispondere
Sono stati anni terribili per i tifosi della Lucchese, tra fallimenti, promesse non mantenute e grandissime delusioni/umiliazioni. Cosa pensa dell’attuale situazione societaria adesso che entreranno nuovi soci ? Quale futuro ci attende?
Chi viene a Lucca per fare calcio deve avere un progetto serio da costruire passo per passo ma senza perdere tempo. In questo senso la stagione appena trascorsa è stata fallimentare sotto tutti i punti di vista anche se c’è chi si ostina ad affermare il contrario. Abbiamo perso un anno.
I tifosi giustamente chiedono la Lega Pro in tempi brevissimi. Ai nuovi soci chiedo come tifoso e come rappresentante di Lucca United di non trascurare che sono venuti a fare calcio in una città come Lucca, che ha un passato ed una storia calcistica da onorare. Devono avvertire la responsabilità che questo ruolo rappresenta e mi permetto di suggerire loro di avviare un dialogo costruttivo con la città in tutte le sue espressioni ( politiche, economiche, sociali ) Cosa che peraltro hanno già iniziato a fare in modo egregio. E last but not least : avviare subito un dialogo profondo con Lucca United per capire che i tifosi sono e devono essere una risorsa costruttiva e responsabile per una società di calcio.
Negli ultimi anni ci sono state parecchie divisioni tra i tifosi della Lucchese, le motivazioni sono ormai note. Crediamo che sia una situazione generalizzata che non riguarda solo la piazza di Lucca. Com’è, secondo Lei, in questo determinato momento la coesione del pubblico lucchese? Ci sono margini di miglioramento? I tifosi torneranno ad affollare il Porta Elisa?
A Lucca in questo momento non sono in molti a seguire le sorti della squadra. Colpa dei due fallimenti ed anche della categoria infame. Ai nuovi soci vorrei chiedere di fare più gruppo con i tifosi, di creare quel senso di comunità che un club di provincia non può trascurare. Di agire con la consapevolezza e impegno che la Lucchese è un bene comune e non solo di chi ci impegna i propri capitali. Inoltre sarà fondamentale avere una persona che sia tramite tra società e tifosi, che comprenda le loro ragioni e possa avvicinare e far capire esigenze ed istanze delle due parti. Questa risorsa esiste già e trascurarla sarebbe un grave errore: Moreno Micheloni. Ci congediamo ponendoLe un ultima domanda e ringraziandoLa per la cortese disponibilità.
Lei è favorevole alla riapertura della Curva Ovest? Se no, quali sono i motivi? Il cuore dice sì per tanti motivi, la possibilità di rivedere con il tempo una curva appassionata ed imbandierata ( e fosse per me anche con tanti fumogeni ) e permettere alla parte più giovane del tifo di ricompattarsi e fare aggregazione. Oggi però i costi di gestione ed i numeri della tifoseria non confortano in tal senso e forse serviranno prima risultati significativi. Certo à che vedere gli stadi italiani con settori chiusi fa male al cuore ed è sintomo del fallimento del nostro calcio e di chi lo gestisce.
http://www.tifolucchese.com/01/06/2013/lucca-united-il-sogno-si-sta-realizzando/