Le candele sono quasi certamente la più antica forma di luce artificiale inventata dall’uomo. In Egitto erano note già nel 3000 a.C.; in Europa, nel Medioevo, i religiosi fabbricavano con la cera d’api candele per le funzioni solenni; nel secolo scorso, con la cera di paraffina e il perfezionamento degli stoppini, nasceva la produzione seriale delle candele bianche, più pulite e durevoli.
Il tremolio del fuoco che arde nel camino e quello della fiamma delle candele sembrano essere portatori di messaggi magici. Non vi è di più spiccatamente natalizio di un candeliere di ottone o di vetro con delle candele rosse accese e il fuoco di un caminetto che scoppietta allegramente. Candele e caminetto creano un’atmofera calda, accogliente e di intimità e il loro fuoco attrrae per la sua danza ipnotica. Il tremolio di una fiamma ha un effetto irresistibilmente calmante e piacevole; la luce del fuoco è perennemente mobile e un elemento da non sottovalutare è quello dato a livello sensoriale: la luce del camino e delle candele ha un livello più basso di luminosità rispetto alla luce artificiale, non abbaglia, fa fantasticare ed abbellisce ogni ambiente. Un altro aspetto da non sottovalutare è il colore che solitamente è bello, dorato e caldo.
Non aspettate di festeggiare qualche anniversario in un ristorante romantico per pranzare a lume di candela. Accendetene più di una sulla vostra tavola e mettetene tante in soggiorno. Illuminate la casa con mille colori e forme, subito l’atmosfera si farà per incanto più misteriosa e fiabesca.
Non aspettate Natale o Capodanno per inserirle nel vostro arredamento, ma usatele per sottolineare le vostre serate. Raggruppatele sui tavoli o dovunque vi piaccia. Create luci a diverse altezze. ottimo anche l’effetto “candele più luce artificiale”, in questo caso però lasciate che siano le candele a prevalere. Se vi piace il colore sbizzarritevi con l’azzurro, il viola, il verde, così inusuali. Oppure accostate candele gialle a candele rosse e arancio ne enfatizzerete l’effetto caldo, di fiamma che brucia.
Il Centrotavola
Potete realizzare un centrotavola natalizio creando un gruppo di candele di forme e altezze diverse tutte dello stesso colore ma in tonalità variabili. Fissatele con un po’ di cera liquefatta su un piatto o su un piccolo vassoio, che nasconderete ad arte con dei rametti di agrifoglio o di altro sempreverde. Date brillantezza alla composizione con tocchi d’oro argento: potete farlo o con dei lievi spruzzi di polvere lucente, sia con dei nastrini arricciolati a spirale.
Oro splendente. Anche gli oggetti più comuni acquistano fascino se raccolti attorno a un gruppo di candele impreziosite da tanti palloncinioro e da un centrino lucente.
Sicurezza innanzitutto
Il rischio di incendio attribuibile alle candele è piutttosto basso a meno che non vengano accostate a materiali infiammabili, quali foglie, fiori essiccati o ghirlande di carta. Sono consigliabili, comunque, certe precauzioni:
- fissate saldamente le candele al candeliere, per evitare che si inclinino o cadano;
- accertatevi che i candelieri siano ben saldi e fuori dalla portata dei bambini;
- controllate sempre di aver spento tutto prima di uscire dalla stanza;
- per ragioni di sicurezza, le candele vanno spente prima che siano consumate troppo.
Acquistate un piccolo spegnitoio: se soffiate forte sulla fiamma la cera calda rischia di finire sulla tovaglia o sui mobili.
La scelta delle candele
le candele danno un tocco particolare ad ogni serata, dalla più intima e domestica alla più importante: una cena a due lume di candela sarà più romantica , una tavola con dei candelabri importanti sarà più raffinata. La varietà di candele fra cui scegliere è vastissima. ed è vastissima anche la gamma delle candele da esterni, utili non solo per illuminare le cene in giardino o in terrazzo, ma anche per allontanare gli insetti. Non resta, dunque, che liberare la fantasia. Molte candele ornamentali sono ancora prodotte a mano ed è questa la ragione dei loro prezzi elevati. Gli appassionati del fai da te possono sperimentare la fabbricazione domestica delle candele.
Le candele vengono prodotte in varie forme, colori e dimensioni.
- Lumino, piccolo e basso, usato negli scaldavivande, nei brucia essenze, nel fojòt, nei lumi.
- Cero, candela votiva di grosse dimensioni, vedi cero pasquale.
- Candelina da torta, da mettere sulla torta di compleanno o sull’albero di Natale, oggi in tutte le forme e colori.
- Moccolo o candelotto candela di forma tozza, non ha bisogno di un supporto per stare in piedi
- Cerone, candela in contenitore trasparente per uso votivo
- Fiamma” o “Padella romana”‘, candela in contenitore bassa e larga con stoppino largo per illuminazione decorativa di giardini e strade.
Oggi, comunque, se ne trovano di svariati tipi e con varie profumazioni che offrono un benessere olfattivo sfruttato molto dall’aromaterapia.
Fantastico e romantico. Il rosa è uncolore che si usa associare alla femminilità, ai romanzi d’amore, ma il rosa sa anche vibrare, riscaldare la più triste delle stanze, aggiungere quel pizzico di vita che manca in un insieme di colori neutri.
Addobbo di Natale. Il bel candelabro antico a otto bracci è stato addobbato con delle insolite ghirlande cariche di mele e pigne di larice. la luce delle candele raggiunge gli oggetti argentati sul piano e li inonda di bei riflessi.
Atmosfera magica al momento di infiammare il Christmas pudding...
e gustare le torte al cioccolat
L’albero di Natale
L’albero di Natale è, con la tradizione del presepe, una delle più diffuse usanze natalizie. Si tratta in genere di un abete (o altra conifera sempreverde) addobbato con piccoli oggetti colorati, luci, festoni, dolciumi, piccoli regali impacchettati e altro. Può essere portato in casa o tenuto all’aperto, e viene preparato qualche giorno o qualche settimana prima di Natale (spesso nel giorno dell’Immacolata concezione), e rimosso dopo le feste. Soprattutto se l’albero viene collocato in casa, è tradizione che ai suoi piedi vengano collocati i regali di Natale impacchettati, in attesa del giorno della festa in cui potranno essere aperti.
L’immagine dell’albero come simbolo della vita ha origini molto antiche e trova riscontri in diverse religioni. Tra gli ornamenti più diffusi con cui addobbare gli alberi di Natale si possono citare le caratteristiche palline (in realtà non sempre sferiche: ne esistono innumerevoli varianti, per esempio coniche, a forma di campanella, di pigna e così via), realizzate in vetro soffiato o altri materiali generalmente ricoperti da una vernice colorata e riflettente, o spruzzate d’argento, oro, o bianco. Spesso si usano anche fiocchi colorati di tessuto; sono molto diffusi i festoni e i fili perlati. File di miniluci elettriche hanno progressivamente sostituito nel Novecento l’uso di candele posizionate sui rami; sono di solito colorate o intermittenti, e tendono a ricordare luci fatate (specialmente se la loro luce è diffusa dai festoni o dalle altre decorazioni, o dai rami stessi dell’albero). La cima dell’albero è in genere arricchita da un puntale, in genere simile alle palle per colore, materiale e tipo di decorazioni, talvolta a forma di stella, con riferimento alla stella cometa. Alcuni spruzzano i rami dell’albero con diversi generi di neve artificiale. Si usano inoltre altre decorazioni di vario tipo (pupazzi di Babbo Natale, stelle ecc.) da appendere sui rami. Fra le decorazioni meno comuni, ma dotate di una certa tradizione, si possono ricordare: la frutta secca; certi tipi di frutta colorata come le arance; i biscotti allo zenzero; le decorazioni in pasta di sale o marzapane; piccoli personaggi (Babbo Natale, angeli, renne e così via), o giocattoli.
L’immagine dell’albero come simbolo del rinnovarsi della vita è un tradizionale tema pagano, presente sia nel mondo antico che medioevale e, probabilmente, in seguito assimilato dal Cristianesimo.
La derivazione dell’uso moderno da queste tradizioni, tuttavia, non è stata provata con certezza anche se sembra che sia nata a Tallinn, in Estonia nel 1441, quando fu eretto un grande abete nella piazza del Municipio, Raekoja Plats, attorno al quale giovani scapoli, uomini e donne, ballavano insieme alla ricerca dell’anima gemella. Tradizione poi ripresa dalla Germania del XVI secolo. Ingeborg Weber-Kellermann (professoressa di etnologia a Marburgo) ha identificato, fra i primi riferimenti storici alla tradizione, una cronaca di Brema del 1570, secondo cui un albero veniva decorato con mele, noci, datteri e fiori di carta. La città di Riga è fra quelle che si proclamano sedi del primo albero di Natale della storia (vi si trova una targa scritta in otto lingue, secondo cui il “primo albero di capodanno” fu addobbato nella città nel 1510).
Precedentem
L’usanza, originariamente intesa come legata alla vita pubblica, entrò nelle case nel XVII secolo ed agli inizi del secolo successivo era già pratica comune in tutte le città della Renania. L’uso di candele per addobbare i rami dell’albero è attestato già nel XVIII secolo.
In Italia la prima ad addobbare un albero di Natale fu la regina Margherita nella seconda metà dell’800 al Quirinale, e da lei la moda si diffuse velocemente in tutto il paese: non a caso l’albero di Natale è una delle poche tradizioni straniere ad essere arrivate in Italia prima del secondo dopoguerra, che introdusse il consumismo.
La leggenda racconta che l’origine delle “lucine natalizie” si deve a Martin Lutero che una notte di Natale guardando lo splendore del cielo stellato, volle riprodurlo addobbando con candele l’albero di Natale
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