Ricevo e pubblico la nota della Prof.ssa Lucia Mazzara.
Saluto l’alba di questo nuovo giorno prima di tutto ringraziando il Padre Eterno che nella sua infinita grandezza ha voluto evitare l’ennesima tragedia della strada.
Poi, con tutta la rabbia che ho nel corpo, urlo a viva voce per chiedere agli amministratori locali e non di porre fine a queste tragedie.
E’ giunta l’ora, pur se tardi, di porre fine a questi incidenti durante il periodo estivo, la messa in sicurezza delle strade di accesso alle località balneari è un dovere morale e civile che deve essere affrontato in tempi brevi e con impegno. Siamo stanchi di dovere piangere i figli, siamo stanchi di dovere tremare e vivere ore di angoscia quando i nostri figli escono di casa per raggiungere Porto Palo o la zona Fiori.
Negli ultimi anni la morte ha falciato troppe vittime, ma niente è cambiato, non si è fatto quasi nulla per evitare che altri giovani perdano la vita per percorrere pochi chilometri di strada. Non si è tenuto conto dei tanti fattori che hanno reso ancora più pericolosa la viabilità, vedi il maggiore numero di autoveicoli e motocicli, l’apertura dei locali fino all’alba, la scarsa presenza delle forze dell’ordine causato dal numero limitato del personale, il divieto della vendita degli alcolici ai minori resta poco controllato, i pochi limiti di velocità.
Signori amministratori a partire da questo momento io mi farò portavoce di un coro di persone, che insieme a me vorranno esprimere il loro timore e la loro rabbia per ciò che non si è fatto e si dovrà fare. Qualcuno potrebbe rispondere che la causa principale di quanto accade sulle nostre strade è l’alcol, rispondo che non sempre e non per tutti è così, in ogni caso è nostro e vostro dovere trovare una soluzione anche a questo.
Per onestà intellettuale dobbiamo assumerci le nostre responsabilità, i comportamenti dei giovani sono anche lo specchio di un’educazione familiare e sociale sbagliata, educazione che abbiamo impartito noi anche in relazione ai tanti fattori di cui ho parlato sopra. I veri responsabili sono stati e sono una pedagogia permissiva di comodo, il business e la trascuratezza, quasi indifferenza rispetto al problema. Non è più tempo di nasconderci dietro il dito, è ora di prendere delle drastiche decisioni, di investire sul futuro dei nostri giovani e sulla loro sicurezza.
SPERO E MI AUGURO CHE IN TANTI VI UNIRETE A QUESTO APPELLO CHE DIVENTERA’ QUALCOSA DI PIU’ IN TEMPI BREVI…