Luciano Bianciardi, Pisa – Il volontario Sbrana

Da Paolorossi

Pisa – Palazzo della Sapienza

“In che facoltà studia?” chiese il maggiore Pilla.

“A dire la verità”, cominciai io e mi grattavo la testa, “come studi questo Sbrana è rimasto piuttosto indietro. Anzi all’università non c’è nemmeno mai entrato. Ma forse lei se lo dovrebbe rammentare, professore. Teneva una botteghina dietro il Monte di Pietà non lontano dalla Sapienza”

“Un bottegaio?” ‘interruppe il Pilla “Cosa ci fa un bottegaio nel mio battaglione?”

“Vede, ricominciai, era una bottega un po’ speciale. Vendeva castagnacci, torta di ceci, buccellati, biricuccoli e così ci capitavano spesso gli studenti, che come lei sa sono giovani di molto appetito e di poco denaro. Questo Sbrana faceva anche credito, e così s’era guadagnato l’amicizia di parecchi fra noi: Ma lei proprio non se lo ricorda professore? Lo chiamavano il Montino, appunto perché la bottega era dietro il Monte Pio. Lei non c’è mai entrato?”

Pisa – Via della Sapienza

  (Luciano Bianciardi, Il Peripatetico e altre storie, Il volontario Sbrana, 1976)

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