Luciano Ligabue, Franca Valeri, Stefania Bertola: tre nuovi libri per Einaudi (in uscita, abbiate pazienza)

Creato il 16 aprile 2012 da Atlantidelibri

Luciano Ligabue, Il rumore dei baci a vuoto, Einaudi

Ci sono molti tipi di amore, in queste storie. Nessuno facile. Verso i figli, i genitori, gli amici, dentro le più diverse coppie e famiglie. C’è soprattutto tenerezza, anche quando colpiscono dritte allo stomaco: la tenerezza con cui l’autore guarda alle persone. Ci sono dei personaggi indimenticabili. E c’è speranza e futuro, perché i finali sono aperti ed e

Luciano Ligabue a una conferenza stampa a Verona - Luciano Ligabue in a press conference in Verona mangialibri.com/?q=node/2877 (Photo credit: Wikipedia)

sistono tante soluzioni possibili. Sempre. Un cane regalato che rischia di incrinare un matrimonio. La vacanza su una chiatta nell’estate più strana fin qui. La scoperta che il passato riesce sempre a ferire, ma forse non mortalmente. Un comico all’apice del successo che compie una scelta per molti difficile da capire, o semplicemente da accettare. Una moglie che sembra essersi portata dentro per tutta la vita un incredibile segreto. E il matto Bedini? Esisterà davvero o saranno le solite chiacchiere di paese? Di sicuro esistono i due ragazzini che decidono di scoprire la verità, una volta per tutte. E poi, sarà davvero morto quel gatto quella sera lungo la strada buia? Luciano Ligabue ha scritto un libro di racconti intensi, quotidiani ma inaspettati, spesso folgoranti. Un perfetto diorama di uomini e donne colti nell’attimo in cui cambia il vento, e la vita comincia a girare. Tredici storie minute e profonde come possono esserlo le emozioni o le ferite, che si leggono d’un fiato ma lasciano una scia lunga nei pensieri del lettore.

Franca Valeri

Donne , Einaudi
Nuova edizione per il testo uscito nel 1960 per Longanesi.

Un ritratto ironico e intelligente delle donne, dagli anni Sessanta ad oggi
Attraverso lettere, telefonate sentite per caso, e-mail e sms, Franca Valeri compone un ritratto caleidoscopico del «femminile» che attraversa il tempo, con l’acume e la forza comica che conosciamo bene.
C’è un’amica che scrive a un’altra, chiedendole di badare alla sua bambina – Ciprianina – e di sbrigare un numero esorbitante di commissioni, mentre lei è allegramente a spasso per la città con il marito dell’altra (premurandosi, naturalmente, di farglielo sapere). C’è una tenera ragazzina che scrive a Montgomery Clift, informandolo che si chiama proprio come il suo cappotto e che sarebbe bello se lei potesse indossarlo.
E una mamma che scrive al figlio adorato per demolire con metodo la sua fidanzata, fingendo di esaltarne le doti.

Franca Valeri compone un formidabile mosaico di donne – soprattutto borghesi – attraverso le sublimi cattiverie e le paradossali ingenuità che sfuggono loro di bocca o che, ad ogni età, si trovano a mettere per iscritto. Amiche d’infanzia, amanti atroci e figlie si scambiano scritti teneri o sfacciati, lettere d’amore calde, folli e crudeli, si perdono in soliloqui durante la manicure, inviano messaggini innocenti o erribilmente astuti. Con l’aggiunta di nuovi brani dedicati alle donne del nostro tempo, Franca Valeri integra il libro uscito per Longanesi nel 1960. Per un ritratto sempre piú vero, sempre piú comico di tre generazioni di donne.

Stefania Bertola, Romanzo rosa, Einaudi

“”Per scrivere un romanzo rosa in una settimana ci vogliono otto giorni”, ha detto Leonora Forneris famosa scrittrice di “Melody”, posando la borsetta lilla. Poi ci ha guardati come per dire: non voglio sentire risatine, mentre si toglieva la giacca (lilla)”. Davanti a lei, sedici alunni, prima fra tutte la narratrice-bibliotecaria, smaniosi di darsi uno pseudonimo e cominciare a scrivere Destiny, Camice Bianco, Orizzonti Lontani. La Forneris fa subito capire che con i “Melody” non si scherza: ci sono regole precise, come nella chimica, altrimenti, non vengono! Primo: devono essere ambientati in paesi di lingua inglese; va bene anche il deserto purché dopo pochi metri ci sia un’oasi a cinque stelle con un insidioso figlio di sceicco. Lei deve essere anglosassone; lui può essere di qualunque nazionalità purché corrisponda allo stereotipo nazionale: se arabo, misterioso; se slavo, irascibile e appassionato, eccetera. E poi ci sono le situazioni di partenza: situazione uno: lei semplice, tenera e indifesa; lui ricco, arrogante e inavvicinabile. Situazione due: lei ricca, viziata… Prese le coordinate, ricreare la travolgente atmosfera di un “Melody” sarà semplicissimo. E non potrete più aspettare.



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