Battisti era tacciato di qualunquismo e persino di fascismo, perche’ la destra lo venerava. Ma nel covo delle Brigate Rosse di via Monte Nevoso a Milano fu trovata l’intera collezione dei suoi dischi. A quanto pare sia i fascisti che i comunisti si innamoravano con le sue canzoni. La verita’ e’ che lui ha sempre mantenuto una rigorosa separazione tra impegno politico e creativita’ artistica.
Massimo Del Papa parla dell’uomo e dell’artista, di ogni suo album, del sodalizio con Mogol, che come lui non si e’ mai rifugiato nella nostalgia del passato ma ha sempre tenuto gli occhi fissi sul presente. Racconta la collaborazione con i piu’ importanti cantanti e musicisti, la partecipazione a Sanremo, il duetto con Mina a Teatro 10, il fallito assalto alle classifiche americane e il prematuro ritiro dalle scene. Ma soprattutto Del Papa allaccia strettamente tutto questo con lo scorrere degli anni in Italia, con i costumi, l’attualita’, la politica, per mettere in luce quanto di quelle passate stagioni italiane vive nella musica di Battisti.