Quando Oculus muoveva ancora i suoi primi passi, e traguardi come l'acquisizione da parte di Facebook erano ancora lontani, Luckey e compagnia erano soliti dire che il prezzo del device si sarebbe aggirato intorno ai 350 dollari. A distanza ormai di anni da quelle dichiarazioni, il sito Road to VR ha intervistato Luckey e gli ha chiesto proprio se le intenzioni riguardo a quel prezzo fossero cambiate. La notizia si collega, inoltre, alle recenti dichiarazioni del VP Mitchell, anche se la versione di Luckey è un po' differente. Sentite che cosa ha da dire:
"Sai, sarò del tutto onesto con te. Siamo all'incirca ancora intorno a quel prezzo... ma costerà di più. E la ragione è che abbiamo aggiunto moltissima tecnologia oltre a quella che esisteva ai tempi del DK1 e DK2".
"E la questione non è che, sapendo che ne venderemo di più, possiamo fare più soldi. La realtà è che con un simile prodotto bisogna decidere quali compromessi bisogna attuare: vogliamo ottimizzare il device per il prezzo più basso possibile, anche se sarà un'esperienza di qualità inferiore? Oppure, ci rendiamo conto che questo è il primo visore VR consumer che stiamo proponendo alle persone? Dobbiamo puntare un paletto e renderci conto che questa è la migliore esperienza che siamo in grado di offrire, e che non sono stati fatti compromessi in termini di qualità. Bisogna ridurre il costo il più possibile su quell'esperienza, ma bisogna fare in modo che il Rift sia qualcosa che tutti vogliano usare, al meglio delle nostre possibilità.
"Sarebbe davvero un peccato se lanciassimo un prodotto e le persone dicessero: "Caspita, il Rift è bello, ma manca ancora qualcosa. Se solo fosse stato un po' migliore, nelle lenti, nella risoluzione, negli schermi..." A quel punto ci renderemmo conto che avremmo potuto far pagare un po' di più e investito leggermente nell'hardware customizzato per giungere a quel risultato".
"Il Rift è composto in larga parte da hardware customizzato. Usa delle lenti che sono tra le più difficili da produrre, rispetto a quelle che trovate in ogni prodotto consumer. Usa dei display custom che abbiamo realizzato con Samsung, ottimizzati per la realtà virtuale, e sotto molti aspetti sono oltre quello che vedete nei prototipi sullo showfloor. Lo stesso dicasi per il sistema di tracking. Certo, avremmo potuto fare dei compromessi. Come, onestamente, il 90% della qualità del tracking che abbiamo ora, ma abbiamo deciso di inseguire quella qualità anche sapendo che avrebbe aumentato il costo del visore. Non posso dirvi che costerà $350, ma posso dirvi che le persone saranno felici di quello che riceveranno con il prezzo definitivo, perché credo davvero che questo sarà il migliore visore VR che potrete comprare.
"L'equazione cambia un po' quando si tratta del Gear VR, e quando si lavora con i partner per proporre alle persone dei visori a costo più basso... L'equazione è diversa rispetto a quando ci si sente di essere l'unica realtà che serve l'intero mercato, perché in quel caso si cerca di raggiungere questi equilibri. Se fosse il contrario ci potremmo chiedere se effettivamente con un visore leggermente più economico saremmo stati in grado di raggiungere più persone. Ma con tutti i progetti su cui stiamo lavorando e con tutti i nostri partner, sono sicuro che la VR esisterà a diversi punti di qualità e prezzi, mentre con il Rift ha senso fare quello che nessun altro sta facendo, ossia investire nel creare il visore con la maggiore qualità possibile."
A giudicare dalle parole di Luckey, quindi, il Rift non sarà certamente economico. Ma possiamo scommettere che c'è una precisa strategia dietro questo. Sinceramente, credo molto in Luckey quando dice che stanno creando il visore possibile: basta una semplice prova per accorgersi che al momento Oculus è in testa rispetto alla concorrenza. Ed è chiaro che una simile qualità dovrà essere pagata in qualche modo. La VR non si improvvisa, e risparmiare in questa fase potrebbe essere deleterio per l'intero medium. Voi cosa ne pensate?