Vorrei solo per un secondo sfatare un mito cinematografico che aleggia nelle coscienze di molti: Luc Besson non è un genio del cinema! Ogni volta che si nomina questo regista francese, infatti, pare gli si debba una sorta di deferenza automatica, quando in realtà dei quindici film che ha diretto solo tre possiamo definirli veramente belli. Ovviamente mi riferisco a Nikita, Léon e il Quinto Elemento, gli altri se non fanno schifo poco ci manca. Con questi tre film, però, Besson ha assunto la caratteristica di “regista cult” e pare che ormai nessuno gliela possa togliere…Intendiamoci…sotto il profilo stilistico della regia Luc Besson rimane molto bravo e particolare, quello che manca spesso nei suoi film è una scrittura degna di nota, proprio come per quest’ultimo lavoro, Lucy, da me personalmente attesissimo anche (e soprattutto) per la presenza di Scarlet Johansson (è bella e brava…che ci devo fare?).
Lucy è una ragazza sbandata che cerca il successo o l’alienazione in quel di Taipei (perché si trovi lì non ci è dato sapere), quando un suo amico un po’ losco la convince a portare a tale signor Jang una strana valigetta. Jang (che molti ricorderanno come Dae-Su di Old Boy) è un malavitoso che ammazza e fa quello che gli pare senza pietà e nella valigetta ci sono quattro sacchetti di una nuova droga da distribuire nel mondo. Senza fare troppe storie, Jang fa ficcare una busta nello stomaco di Lucy che dovrà portarla in America, ma qualcosa va storto e la busta si rompe rilasciando la sostanza nel suo organismo. La droga scatena una reazione che aumenta le capacità cerebrali di Lucy, portandola gradualmente da un uso del 10% del suo cervello fino al 100%, con relativi poteri e roba varia.
La premessa del film, benché vagamente copiata da Limitless, è più che buona e i primi 20 minuti della pellicola sono veramente ottimi, complice una bravissima Scarlet capace di passare dalla ragazza svampita alla donna glaciale con uno schiocco di dita. Da lì in poi, però, il film va tracollando. E’ palpabile per tutta la durata del film la grandissima fretta di Besson di arrivare al finale del film e quindi al 100% dell’uso del cervello. Sembra quasi che dalla sceneggiatura iniziale siano state strappate pagine e pagine per fare prima e finire “sta roba”. Scene e momenti che potevano dare di più sono saltate a piè pari. Invece di mostrarci un’evoluzione dettagliata delle potenzialità di Lucy, Besson va di fretta e ce le accenna di tanto in tanto, sempre con un singolo esempio, mai più di uno e poi ancora oltre, fino alla fine. I personaggi non sono affatto caratterizzati, tolta Lucy di cui vediamo velocemente l’evoluzione, gli altri sono come inesistenti…poco importanti o addirittura inutili.
Besson cerca di far rivivere in Lucy la sua Nikita, ma ci riesce veramente per poco. La sparatoria finale, inoltre, ricorda molto da vicino quella che concludeva Léon, ma senza tutto quel pathos, a causa della poca caratterizzazione dei personaggi. Alla fine del film ci si chiede veramente se Besson invece di fare un film di 90 minuti scarsi, non poteva spingersi a realizzare un action movie più dettagliato e lungo.
Bravissima e bellissima Scarlet, Besson si conferma uno scrittore troppo poco attento alla sceneggiatura ed eccessivamente fugace. Lucy è un film con delle ottime premesse a metà tra l’action e la fantascienza, ma che si schiantano violentemente al suolo a causa della troppa fretta e del poco impegno del regista. Novanta minuti che intrattengono, seppur con buchi di trama e spiegazioni mancate, ma che faranno assai in fretta ad essere dimenticati dallo spettatore.