Sono passati quasi due mesi da quando il pupo è arrivato. è arrivato e pian piano sta affondando sempre più le sue radici in questa famiglia, terreno spero sufficientemente fertile per farlo crescere forte e robusto. Si è insediato ovunque, nelle camere, nel letto, negli armadi, in bagno, nei nostri cuori. E mentre lui cresce e prova a tenere su la testa ancora troppo pesante, io rispolvero le nozioni base della puericultura, ondeggiando vorticosamente tra euforia e sconforto, noia ed eccitazione, stanchezza e inspiegabile forza che non si sa bene da dove nasce.
Curo poco il blog, ma ci sono sempre, vi leggo, vi seguo e lo faccio piano e in silenzio nel mood che mi ha invaso nell'ultimo periodo. Sarà l'inverno che bussa, ma ho preso ad ascoltare il silenzio, quando il pupo dorme e mi concedo un tè lento, ipnotizzata dal vortice del cucchiaino e dalla possibilità di stare così, in silenzio, a bere, guardarmi intorno e prendendomi tutti il tempo che voglio per pensare. Poi c'è la maglia, ho ripreso in mano un uncinetto dopo non so quanti anni e magia, dalle mie mani sono venuti fuori un cappello, una sciarpa e un simpatico portachiavi. Riscoprendo che in un angolo remoto della mia memoria sono ancora perfettamente custodite tecniche e schemi, quelli che la nonna mi ha insegnato da piccola quando la osservavo ammirata per ore filare coperte e maglioncini per noi nipoti. La solitudine, il telefono che non squilla, il citofono che non suona e la pace che ne deriva. Ho ripreso contatto con me stessa, in questo periodo che definirei di purificazione, di solitudine fisica e mentale, in una sorta di maggese, di cui sentivo il bisogno e la necessità.
Un sound perfetto per questo inizio di settimana. Strumentale ma non troppo, cantato ma non troppo. Energizzante al punto giusto.
Song: Shawn Lee - Head up