Lui é spagnolo

Creato il 23 febbraio 2011 da Selena
Il pupetto é spagnolo. Mai come oggi me ne rendo conto.
Stamattina ultimi giri per uffici, ritiro del certificato di nascita di Gabi al Registro Civil di Velez Málaga, dove tale certificato autentica la sua nascita, dove tale nascita é avvenuta a Velez Málaga in data 25 maggio 2010, procreato da me e Buddha e rispettivi nomi dei nostri genitori ovvero suoi nonni, che qui in Spagna han la mania di mettere i nomi dei genitori non si sa mai che ci si sbagli, ma che se van avanti cosí nel certificato quasi ci ritrovavo anche i nomi dei bisnonni del pupo!
Seguente tappa, Policia Nacional sita in Torre del Mar, a pochi km da Velez, dove alle 10:40 avevamo appuntamento, tale appuntamento preso via internet attraverso la pagina degli appuntamenti per fare o rinnovare Dni/Passaporti, che qui in Spagna son moderni e gli appuntamenti per ste pratiche, per il medico, e altre cose burocratiche le si prende via internet, e di questo non mi lamento, anzi, ringrazio, cosí risparmio soldi nelle telefonate e benzina per gli spostamenti.
La donna che ci attende, tale spagnola sulla cinquantina con maglioncino rosso e rossetto in tinta con maglione, sembra aver qualche problema d'incontinenza giá che appena seduti al suo tavolo sbotta con la collega che ha bisogno del bagno ma un'altra collega ci é entrata e sembra esser conosciuta per far le cose abbastanza lunghe in suddetto bagno, non capendo se le due intendano se la porella abbia problemi intestinali, se si chiuda in bagno a leggere un giornale, o semplicemente si fumi una sigaretta di nascosto. A metá delle pratiche la funzionaria incaricata dei passaporti riesce a correre in bagno soddisfacendo i suoi bisogni.
Ci vengono richiesti il certificato di nascita del pupo, una fototessera e la compilazione di un foglietto da parte di uno dei due genitori, e in sto caso Buddha si offre volontario. Seguitamente penso che forse la prassi sia davvero semplice, che forse potrei anche far passare per mio figlio un qualsiasi bimbo trovato per strada, ma non mi pongo troppe domande che é meglio.
Tempo 10 minuti, con tanto di funzionaria in bagno, il passaporto del pupo é pronto!
Gabi é spagnolo, ha il suo passaporto, ed é libero di espatriare e viaggiare per tutta Europa.
Alché mi rendo conto che mio figlio é spagnolo. Ora, non che io sia scema, ma generando un bimbo, guardandolo negli occhi ogni giorno, chissá perché mi ero fatta l'idea che era italiano. Il concetto non é semplice da spiegare, e certo, lui ha la madre italiana, non ancora la nazionalitá, perché non ho compilato i moduli per dargliela e sinceramente sto pensando di aspettare ancora un pó, visto che la prassi é abbastanza lunga e difficoltosa, non volendo ritrovarmi con i classici problemi da italiana con patner spagnolo che genera figlio a cui si da il doppio cognome ma siccome i consolati son retti da lavoratori quasi sempre incompetenti potrei ritrovarmi con il pupo che viene iscritto con i due cognomi del padre, diventando cosí suo fratello, e non con il cognome del padre seguito da quello della madre. Ecco, evitando tale malinteso, lasciandogli, per ora, solo la nazionalitá spagnola, io mi risparmio un mal di stomaco che fa sempre bene.
Peró c'è che io pensavo a Gabi come italiano. Ma lui é spagnolo. Lui é nato in Spagna da padre spagnolo, i primi passi li sta muovendo qui, ció che ascolta son le due lingue, ma siamo in un contesto spagnolo. Ed ha un passaporto che notifica la sua nazionalitá.
La sensazione é strana. La sensazione é che finalmente capisco cosa voglia dire essere straniera e procreare all'estero. La sensazione si riassume nel fatto che io son la straniera e lui é di casa qui.
Ho chiesto, non so perché, alla funzionaria, se sapesse quale fosse la prassi per richiedere la nazionalitá spagnola. Dovró andare a chiedere informazioni al Registro Civil.
Perché penso che potrei cambiar nazionalitá?
Perché se ipoteticamente dovessi passare tutta la mia vita in Spagna, giusto ipoteticamente essendo questa una possibilitá ma non una speranza, non vorrei essere sempre la straniera. Vorrei anch'io andare nell'ufficio della Policia Nacional e farmi un passaporto in 10 minuti, e non aspettare forse 8 mesi tramite consolato incrociando le dita affinché tutto vada bene pagando 80 o piú euro, o decidendo di farlo in Italia per sentirmi dire, come per la carta d'identitá, rinnovata nel 2009 nel mio comune di nascita, che io son una emigrante e non avrei diritto a farla in comune ma dovrei rivolgermi al consolato, il quale mi aveva vivamente consigliato di farla in Italia visti i grandi ritardi per ottenerla.
D'improvviso ho avuto voglia anch'io di un passaporto in 10 minuti. Mi son resa conto che io non ho il passaporto, e che non ce l'avró mai, perché dovrei seguire tutta la trafila e son sicura che mi girerebbero tanto le palle dopo solo due minuti di problemi burocratici tipicamente italiani che lascerei perdere.
Mi rendo anche conto che son stanca di essere straniera, di perdere tempo per ogni documento, di dover sempre ripassare due o tre volte per tale documento, di presentare documento italiano seguito da certificato spagnolo, con tanto di empadronamiento e sai poi che altro si inventano.
Mi rendo conto che son stanca di sentirmi straniera, e che a volte mi piacerebbe sentirmi di casa.
Gabi ha ricevuto il suo passaporto spagnolo in 10 minuti, con una tassa di 25€, presentando un semplice documento ed una foto.
Io dovrei presentare chissá quante scartofie, spendere forse il triplo e aspettare mesi e mesi.
In mano il passaporto spagnolo di mio figlio, lo accarezzo, ruvido, rosso mattone, sopra c'è scritto Spagna, lui appartiene a questo paese, ed io mi chiedo a che paese appartengo?

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