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Lui e Tyirol (Sud-Sudan) / Un' Africa che peggio non si può /E il Cuamm c'è...

Creato il 05 luglio 2011 da Marianna06

Sta per avvicinarsi a grandi passi  la data del 9 luglio, giorno in cui sarà ufficialmente proclamata la nascita del nuovo Stato africano, il Sud-Sudan.

Paese che è finalmente libero ,dopo anni di guerre civili,  e indipendente politicamente da Khartoum e dal dispotismo del  governo di el-Bashir.

La notizia è bella di per sé ma sconcerta tutti , chi sa di cose d'Africa,il sapere che questa nuova realtà statuale è poverissima e priva di tutto.

Anche se, è notorio, il suo sottosuolo è ricchissimo di petrolio e minerali pregiati.

 E, paradossale per quanto sia, questa ricchezza non ha mai giovato ieri e non giova , oggi, ai locali.

Era ed é  da sempre un po' come :"Guardare e non toccare!"

A toccare l'oro nero, invece, sono stati per anni ed anni solo quelli del Nord... e praticando ogni sorta di violenza nei confronti di un popolo di pastori o modestissimi agricoltori, sostanzialmente  pacifici e inermi.

Quello che si verificherà da qui  a pochi giorni solleva dunque ai "benpensanti" non pochi interrogativi,perché nel Sud-Sudan c'è tutto, ma proprio tutto, da fare.

A Juba, la capitale, essendo ogni carica ad interim, nella sua provvisorietà potrebbero cambiare incarichi, valenza dei partiti politici,essere messa in discussione la stessa recente Costituzione, essere stravolti uffici periferici dei diversi  Stati federali.

Si salverà magari  l'apporto positivo dei capi-tribù,quello forse sì, anziani sempre molto rispettati e ascoltati in quei contesti.

Il grosso del problema,insieme alla necessità dell'alfabetizazzione, resta però quello urgentissimo della sanità.

Non esistono strutture sanitarie.Se non due modestissimi ospedali,rispettivamente a Lui e Tyirol, gestiti attualmente dai medici volontari del Cuamm di Padova.

E questo in un Paese dove manca, ad esempio,l' acqua per quel minimo d'igiene indispensabile nella vita quotidiana e sopratutto in un ospedale.In breve, se ci si ammala, difficilmente si guarisce.

Qui inoltre c'è un'elevatissima mortalità di donne partorienti e di neonati, perché l'ospedale non solo per i parti   è tabù (si partorisce nelle capanne con l'aiuto delle altre donne) ma, quando c'è, è troppo lontano e quindi irraggiungibile. 

Il Cuamm, in avanscoperta, è andato appunto a Lui e Tyirol, dove sono state ripristinate due strutture abbandonate e fatiscenti, e sta lavorando con il suo personale medico ed infermierisco, anche quello locale recuperato e professionalizzato, a fornire rudimenti di educazione sanitaria, progettare posti di salute del tipo dispensario, lungo interminabili percorsi, per dare alla gente, anche a quella dei più sperduti villaggi, la possibilità di avere una diagnosi e forse un farmaco.

E quindi continuare a sopravvivere in quella che molti definiscono Africa da "girone infernale", perché l'incertezza di tutto(anche quella  del sopravvenire di un nuovo conflitto armato nord-sud) è la sua connotazione principale.

Perciò, grazie ,"Angeli" del Cuamm...da sempre portatori di speranza tra chi, da molto o da sempre, ha quasi  smesso di sperare.

 

   A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

 

Cuamm
 

 


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