Pubblichiamo la presentazione, a cura del Presidente dell’Anci nonché Sindaco di Torino, Piero Fassino, del libro: ‘Luigi Sturzo al vertice dell’associazione dei Comuni’, dal titolo ‘A cento anni dalla nomina a vicepresidente nazionale: pensiero e iniziativa programmatica specialmente nel campo della riforma tributaria’. Il nuovo prodotto editoriale, curato dal Centro Documentazione e Studi dei Comuni Italiani, verrà presentato alla XXXII Assemblea dell’Anci, che si svolgerà a Torino dal 28 al 30 ottobre p.v.
La pubblicazione del contributo del vicepresidente dell’Associazione dei comuni italiani, Luigi Sturzo, al XIV congresso dell’Anci del 1921 vuole favorire la scoperta dello Sturzo “Municipalista di ferro”, per dirla con le parole di Gabriele De Rosa. In altre parole questo volume non intende solo dare un contributo al ricordo di un grande uomo politico del Novecento italiano ma, soprattutto, evidenziare quanto sia stato importante per l’Anci il ruolo di vicepresidente svolto dal sacerdote di Caltagirone e come questo ruolo abbia contribuito alla sua formazione di uomo politico.
Dopo aver partecipato, da protagonista, ai congressi dell’Associazione del 1902 e del 1903, Sturzo venne eletto componente del consiglio direttivo nel 1904 e vicepresidente nel 1915, una carica che rappresentò il culmine della sua ultraventennale esperienza nell’Associazione conclusasi nel 1924, sempre da vicepresidente. Bastano queste poche notizie per iniziare a capire quanto possa essere stata importante questa esperienza sia per la vita dell’Anci, sia per la formazione di Sturzo anche perché, è il caso di sottolinearlo, il sacerdote non abbandonò l’Associazione nemmeno dopo il 1919, dopo aver fondato il Partito popolare italiano, di cui divenne segretario. Per Sturzo e per l’ANCI (quella di allora e quella di oggi), il comune era e rimane il nucleo fondante delle istituzioni, della politica come della società civile.