LUI&LEI; Voglio la par condicio!

Da Nina

Da donna a donna: un figlio ti cambia la vita. Ci credo sulla parola, I'm still a mom-to-be, perciò per ora posso solo affermare che anche cercarlo, un figlio, te la cambia.
E all' uomo? Sui mommies-blog si legge spesso che con l'arrivo del nano la vita, nella sua quotidianeità, praticamente e concretamente, viene sconvolta e che questi stravolgimenti sembrano pesare più sulla mamma, sul suo stile di vita, che non su quello del papà. Non mi dilungo oltre perchè in merito alla questione si è già detto molto, ma soprattutto perchè, va da sè, la mia esperienza è un passo prima, alla fase della caccia alla cicogna. E pertanto posso (senza ombra di dubbio) affermare che anche in questo caso le incombenze toccano, manco a dirlo, a noi gentil sesso.
Un esempio su tutti: gli esami di routine.
LEI
Breve compendio degli esami cui una donna è sottoposta quando il gino o la gina sospettano delle cause di infertilità.
- Si parte con le analisi del sangue, per appurare la presenza o meno di anticorpi o malattie o altre cose dai nomi strani (solo per questa lista infinita ho speso un patrimonio).
- Poi ci sono i dosaggi ormonali, al 3° giorno, al 14° al 21° (non lo so, sto dando i numeri perchè è difficile ricordarseli tutti), per accertarsi che l'ovetto lo fai, non stai lì a pettinar le bambole ma ti dai da fare.
- Si prosegue con i tamponi vaginali, non so neanche io quanti mi è toccato farne (germi comuni, gardnerella, chlamydia, micoplasma, ureaplasma...).
- Poi è il turno delle ecografie (uncountable), per sincerarsi che le ovaie producano i preziosissimi ovetti e che lì dentro sia tutto occhei.  E giù e dentro e spingi, solo che non stai facendo sesso col tuo uomo, nessun giochino erotico, ma è uno strumento dalla "vaghissima" forma fallica quello che ti  penetra e non è propriamente "piacevole".
- Ci sono poi donne che ricorrono alla stimolazione ormonale, punture di gonasi, ovuli di progesterone, Clomid, con effetti collaterali che ti fanno venire il dubbio che si tratti davvero di una cura per la fertilità e non di un attentato alla tua salute. Io per ora mi sono rifiutata.
Tutto questo a scadenze regolari, mica così ad minchiam ovvio. Perciò la donna è lì che tiene il conto e scandisce il tempo sulla base dei 3 momenti topici della sua vita: rosse, ovulazione e post ovulazione.
Ti senti un calendario vivente. E tu che pensavi di essere stata biologicamente progammata per dare la vita. E invece no, creatura di dio (quella con le tette e la vagina), tu sei stata programmata, invero, per sopportare tutto questo, che ti renderà più forte, temprata, solida e "speciale". Si come no, ma vallo a dire a qualcun'altro.
- E dulcis in fundo c'è la tortura per eccellenza, l' Isterosalpingiografia (per quelle di voi che, beate, non sanno di che accidenti si tratti leggete qua). Lo so in tante mi avete detto "non è nuuulla", ma vi assicuro che altrattante mi hanno raccontato di aver provato mooolto dolore (dipende da cosa il liquido radioattivo incontra nel suo cammino). E poi l'idea che mi inseriscano un catetere nella cervice la trovo a dir poco  raccapricciante. La suddetta tortura prevede l'attuazione di un protocollo che la paziente deve seguire prima dell'esame e che varia da struttura a struttura e da doc a doc.
Elencherò tutte le manovre preparatorie di cui sono venuta a conoscenza fin'ora:
 Esami del sangue (ancora??), tamponi vaginali (again?), astenersi dai rapporti col partner (sia mai che ti distrai e te la spassi eh?), lavande vaginali nei 2 giorni precedenti e antibiotico dalla sera prima per 5 giorni totali (naaaaa). C'è anche  la possibilità che ti chiedano di fare un clisterino la sera prima o al mattina stessa dell'esame. Me viè da piange. Ah, ovviamente a digiuno ed è vivamente consigliata una dose massiccia di antidolorifici.
Per prendere appuntamento devi telefonare il primo giorno di rosse e pregare i tuoi santi in paradiso (se sei provvista, ma dubito perchè son poche che posso vantare cotali raccomandazioni) che ti riescano a trovare un buco in tempo utile, cioè prima che entri nel secondo momento topico della tua vita, l'ovulazione. E che ti credevi, principessina, che ti avrebebro accolto coi petali di rosa e il tappeto rosso? La vita te la devi sudare eh, ceerte cose si conquistano sai. Eccosì via, si riparte, tutto rimandato al prossimo mese e poi, sei sei davvero sfigata, a quello a venire. Conosco donne che ancora sono intrappolate nella rete della burocrazia ospedaliera, fatta di liste infinite e tentano di fare st'esame da un anno. Questo se ti rivolgi a una struttura pubblica, per risparmiare.
Altrimenti hai sempre la possibilità del centro privato, ma parliamo di cacciare dai 250 iuri in su.
Nel mio caso (360 iuri) sono davvero fortunata (!) perchè Lui ha preso un premio aziendale a gennaio per le sue fatiche ed ha gentilmente acconsentito a devolverlo per finanziare la causa "Stappa la tuba".
Che noi siamo di quelli che la vita se la sanno godere! Che culo!
LUI
Di seguito un breve compendio degli esami generalemnte richiesti per l'uomo quando si sospettano cause di infertilità
- Un paio di tamponi uretrali.
- Spermiogramma e spermiocoltura.
Fine.
Nessuna preparazione particolare, nessun medicinale, nulla di invasivo. 
Procedure
Nel primo caso si tratta di appoggiare un minuscolo cottonfioc sulla parte terminale dell'uretra (il buchino sul glande per intenderci).
- Dove? Io devo infilare sto coso qui? Ohooo il mio povero (e qui fate seguire il nomignolo del batocchio, ogni uomo nei momenti più difficili della sua vita ha un veggeggiativo per il suo gioiello) mi farà maaale -
- No amore, non lo devi infilare, lo devi appoggiare, ovvero far venire a contatto delicatamente con la parte -
- Noooo me fa senso, allontanati, mettiti là, faccio da solo. Non mi toccare che mi impressiono. Oddio oddio, ahi ahi. Dai veloce passami l'altro così la finisco co sta tortura -
Nel secondo caso gli ci sono voluti mesi per prenderlo anche solo in considerazione, l'esame.
Che tu donna non ti rendi conto di come la cosa lo possa mettere in crisi in quanto uomo, è della sua virilità che stiamo parlando, qualcuno vuole forse osare metterla in discussione?
- Scusa perchè devo farlo? Io sto bene, qua è tuttapposto. Il mio (di nuovo fate seguire il nomignolo) funziona alla grande -
- Ma sicuramente amore, LUI è perfetto! Infatti è solo una formalità, per accertarci che sia proprio così, una conferma in più, capisci? -
- Ma te lo dico io che è così, stiamo parlando del mio (nomignolo), perciò non c'è bisogno -
E tu donna porti pazienza e aspetti, ma quando i risulati sperati non arrivano che fai? Stai a guardare Lui che si gingilla e si gongola nella certezza assoluta che il suo coso è Infallibile e, come Al Capone, Intoccabile? No. E per un semplice motivo: perchè tu, le cose, sei abituata ad affrontarle, a prenderle di petto. Perchè tu vuoi la verità. Si tu preferisci un brutta verità a una bella bugia, almeno sai come agire. E allora con tutto il tatto che ti contraddistingue, con la sensibilità dovuta per questioni così delicate e intime (stiamo parlando del suo rapporto col suo coso, non scordarlo), torni  da Lui e gli pronunci di nuovo la temibili parola:
- S.p.e.r.m.i.o.g.r.a.m.m.a. -
Lui storce il muso, adotta la politica difensiva "dell'orso autistico" e tu esci fuori dalla grazia di dio. Come minimo.
- Emmobbasta! Ti ricordo che IO mi sono fatta bucare non so quante volte le braccia, ho perso il conto dei tamponi che mi hanno fatto fare, mi sono fatta penetrate da quell'aggeggio fallico più e più volte (e qui riesci, per una attimo, a catturare la sua attenzione e il suo sguardo), ora farò l'istero e non aggiungo altro e tu? Tu? TU?? Tutte queste storie per uno s.p.e.r.m.i.o.g.r.a.m.m.a? Forse non ti è chiaro che tutto quello che ti si chiede di fare è esattamente quello che fai da quando sei nato: tra-stu-lla-rti il coso! Spa-ssa-rte-la con LUI. Godere. Venire. Punto. -
Si convince, ma ancora qualche dubbio lo assilla:
- Ma adesso che andiamo a prenotare al laboratorio ci saranno altre persone? -
- Eccerto. Cosa credi che all'improvviso l'umanità si sia estinta? -
- No perchè pensavo che...ecco...devo dirgli...poi mi sentono...-
- Mi stai dicendo che ti vergogni? -
- Naaaa ma che dici... è solo che...-
- Misericordia! Non serve parlare, basta che gli fai vedere il foglio con la prescrizione della gina -
- Ah. Ecco. -
Uomini. Come farebebro senza di noi? Affogherebbero in mezzo bicchiere d'acqua.
Vi risparmio i dubbi e le domande che mi ha posto dopo sul "come". Lasciamo stare che è meglio và.
Ma d'altra parte era tutto già scritto no?
Donna tu partoriarai con dolore. E' tutto cominciato lì, la disuguaglianza uomo/donna intendo. Altro che la tanto bramata parità, la giusta "Par Condicio". Questa farttura è e rimarrà insanabile per natura.
A noi la sofferenza e la fatica, (il ciclo, gli esami, la gravidanza e il parto, il post parto, l'accudimento della prole...) e a loro il piacere.
Cosa deve fare un uomo da quando inizi a cercare un figlio fino a quando riesci? Qual è la sua mirabile impresa? Godere. venire.
A onor del vero devo dire che in questo tempo di ricerca ho capito che però un ruolo ben preciso e anche dei meriti (tiè) LORO ce l'hanno in tutto ciò. Ma questo è un altro post.
Credo non ci sia altro da aggiungere sul perchè guardiamo al mondo e alla vita in modi così diametralmente opposti.